ITALIA OGGI
Adozioni a riconoscimento automatico
Accelerare verso il riconoscimento europeo automatico delle adozioni internazionali. Questo l’obiettivo della Commissione Giustizia del Consiglio dell’Unione europea, che ieri ha approvato il regolamento che stabilisce che “un provvedimento di adozione emanato in uno Stato membro è riconosciuto negli altri Stati membri, senza che sia necessario ricorrere a una procedura speciale”. Non solo. Se l’esito di un procedimento pendente davanti ad un’autorità giurisdizionale di uno Stato membro dipende “dalla soluzione di una richiesta di diniego di riconoscimento sollevata in via incidentale, tale autorità giurisdizionale è competente al riguardo”.
Sempre riguardo alla competenza in materia, il regolamento prevede che “le autorità di uno Stato membro possono emanare un provvedimento di adozione solo se il genitore o i genitori adottivi o il bambino dato in adozione sono abitualmente residenti in tale Stato membro”.
Perciò se un’adozione è emanata da autorità di un Paese terzo, le autorità di uno Stato membro “possono anch’esse emanare un tale provvedimento, o decidere il riconoscimento del provvedimento del paese terzo in conformità con le procedure stabilite dalla legge nazionale se il genitore o i genitori adottivi o il bambino adottato non hanno la residenza abituale in tale Stato membro, ma sono cittadini dello stesso”.
Ben circostanziati i casi in cui il riconoscimento può essere rifiutato: quando “manifestamente contrario all’ordine pubblico nello Stato membro richiesto o quando lo Stato originario non era competente”. Paolo Bozzacchi