IL SOLE 24 ORE
Giustizia. «Una giornata di astensione totale entro gennaio 2017»
Anm: pronti allo sciopero senza risposte su organici
Sab. 17 – In «mancanza di adeguate risposte» alla «carenza di risorse e di personale in cui versa la giustizia» i magistrati italiani sono «pronti» allo sciopero. La decisione è arrivata ieri dal Comitato direttivo centrale dell’Associazione nazionale magistrati. Una «giornata di astensione totale dalle udienze» che dovrebbe avvenire entro gennaio 2017. I malumori e i propositi della magistratura sono messi nero su bianco proprio dal documento del Cdc: «Il comitato direttivo centrale dell’Anm, in relazione all’intollerabile situazione di carenza di risorse e di personale in cui versa la giustizia, delibera all’unanimità di organizzare per il 1° ottobre 2016 un Cdc straordinario al quale sarà invitata a partecipare una rappresentanza dei capi degli uffici giudiziari del territorio nazionale, al fine di denunciare pubblicamente le gravissime criticità esistenti».
Il comitato direttivo centrale dell’Anm «delibera, altresì, di attivare in tempi rapidi un’interlocuzione con tutte le componenti del settore giustizia (personale amministrativo, avvocatura, magistratura onoraria) al fine di elaborare una piattaforma comune di rivendicazioni da sottoporre al ministro della Giustizia nell’ambito di un incontro che sarà appositamente richiesto. In mancanza di risposte adeguate in ordine all’assunzione significativa e strutturale di personale amministrativo e agli altri interventi necessari,
l’Associazione nazionale magistrati – chiude il documento – si riserva di indire una giornata di astensione totale dalle udienze entro il mese di gennaio 2017». «Non è tollerabile una carenza di 9.000 unità di personale amministrativo: questo mette a rischio la stessa apertura degli uffici», ha detto ieri il presidente dell’Anm Piercamillo Davigo, che ha poi affrontato anche il nodo della prescrizione: «Non dipende dai magistrati ma dal modo irragionevole con cui è disciplinata e dalla sproporzione tra mezzi a disposizione e obiettivi richiesti».
In merito alla mancata audizione in commissione giustizia al Senato sul disegno di legge in materia penale, Davigo ha poi precisato: «Noi non possiamo imporre di essere ascoltati, ma ci pare uno sgarbo che non vogliano ascoltarci, visto che siamo portatori di sicura conoscenza del sistema dove lavoriamo».