ITALIA OGGI
Il decreto sui livelli di progettazione atteso dagli operatori. Accelera il primo correttivo del Codice
Gli impegni del nuovo governo
Da individuare le infrastrutture prioritarie e strategiche
Livelli di progettazione, individuazione delle opere infrastrutturali strategiche, messa a punto delle modifiche al codice dei contratti pubblici, varo delle nuove norme tecniche per le costruzioni e del decreto sulle opere superspecialistiche: sono questi i principali dossier concernenti il nuovo codice dei contratti pubblici che dovrà riprendere in mano il ministero delle infrastrutture, dove è rimasto in sella Graziano Delrio. Molti provvedimenti hanno ormai superato la fase di definizione dei contenuti e attendono i pareri, per altri si aspetta l’uscita in Gazzetta Ufficiale.
Il primo provvedimento atteso dagli operatori economici è il decreto ministeriale sui livelli di progettazione, che proviene dal Consiglio superiore dei lavori pubblici come organo proponente. Con questo provvedimento si deve dare attuazione al disposto dell’articolo 23, comma 3 del nuovo codice rendendo concreta soprattutto la modifica del primo livello progettuale dove il preliminare è stato sostituito con il progetto di fattibilità tecnica ed economica che somma anche lo studio di fattibilità del precedente codice, in un unicum ben più impegnativo.
Al momento risulta essere stato trasmesso al Consiglio di stato.
E sempre al Consiglio di stato giace l’analogo decreto sulla progettazione nell’ambito dei beni culturali, testo nel quale si dovranno definire anche i ruoli e le competenze dei soggetti incaricati delle attività di progettazione, direzione dei lavori e collaudo.
Il decreto sulla qualificazione per i lavori delle opere superspecialistiche è attualmente alla registrazione della Corte dei conti (è stato trasmesso a novembre) e, una volta registrato, sarà inviato alla Gazzetta Ufficiale.
Dovrà poi essere emanato dal Cipe su proposta del ministero anche il primo documento pluriennale di pianificazione (si veda ItaliaOggi del 9 dicembre 2016) attuativo dell’articolo 201 del decreto n. 50, in cui dovranno essere esplicitate le opere infrastrutturali a carattere strategico e prioritario.
C’è poi l’aggiornamento delle norme tecniche per le costruzioni per il quale è stata rinviata a una nuova riunione la decisione della Conferenza unificata, e connesso con il decreto sui livelli di progettazione, la definizione delle linee guida per l’implementazione del Bim (Building information modelling), compito della Commissione ministeriale presieduta da Pietro Baratono, in attuazione dell’articolo 23, comma 13 del codice.
La partita politicamente più delicata riguarda il primo decreto correttivo del codice dei contratti pubblici, previsto per il 18 aprile 2017 come data ultima. Nei giorni scorsi, anche a seguito della crisi di governo, si è parlato dell’ipotesi di un rinvio della scadenza di aprile 2017, ma il ministro Delrio ha ribadito quanto affermato precedentemente e cioè che è contrario a una ipotesi di proroga.
Da indiscrezioni emerge semmai la volontà di fare presto e quindi di anticipare l’uscita del correttivo a prima del mese di aprile viste le pressioni che giungono dagli operatori pubblici e privati per risolvere criticità e per integrare il testo in vigore. Ma sul contenuto delle modifiche peserà molto anche quanto emergerà in sede di Cabina di regia (affidata ad Antonella Manzione, capo ufficio legislativo della presidenza del consiglio del governo Renzi e che ancora non si sa se sarà confermata nella sua funzione). La Cabina di regia della presidenza del consiglio dovrà infatti confrontarsi con gli stakeholders pubblici per raccogliere da loro in tempi brevi gli elementi di criticità e le proposte di miglioramento del Codice. Andrea Mascolini