IL CORRIERE DELLA SERA
Il Lodo da due miliardi in Tribunale
Corruzione o calunnia per l’arbitro
O è una megacorruzione da 400 milioni di euro del presidente di un lodo arbitrale sotto gli occhi degli ultimi due presidenti del Tribunale di Milano che lo hanno nominato nel 2015, oppure nei suoi confronti è una megacalunnia per influire sull`arbitrato del valore di 2 miliardi di euro nel Tribunale di Milano.
In entrambi i casi è senza precedenti l`iniziativa formale con la quale la compagnia statunitense AmTrust, quotata al Nasdaq di New York e leader
in Italia nell`assicurare il 6o% degli ospedali e 40.00o medici dalla responsabilità per malpractice, chiede al Tribunale civile di Milano di ricusare il presidente del collegio di tre arbitri dell`aspro contenzioso tra AmTrust e il suo ex agente generale italiano Antonio Somma: il professore di economia
aziendale Marco Lacchini, prorettore dell`università di Cassino, ex commissario del concordato Federconsorzi, dal 2014 sindaco di Eni.
L`intesa tra gli americani e le società Trust Risk del broker napoletano (noto anche nello sport come proprietario della Bivans, la più importante scuderia
di cavalli trottatori) va in pezzi nel 2014. AmTrust accusa Somma di aver in anticipo trattenuto 5o milioni di euro di future provvigioni, soldi per i quali Somma è rinviato a giudizio dalla Procura di Torre Annunziata per appropriazione indebita, venendo anche radiato dall`Autorità di controllo
Ivass. Somma però reagisce calcolando dalla rottura contrattuale danni per 2 miliardi di euro, per i quali fa causa a AmTrust appunto in due arbitrati-gemelli a Milano. Ciascuna delle due parti nomina un arbitro, e insieme
chiedono che a nominare il terzo, cioè il presidente del collegio, sia il presidente del Tribunale: l`n febbraio 2015 l`uscente Livia Pomodoro indica
Lacchini, confermato il 2 marzo dal successore Roberto Bichi su concorde richiesta delle parti. In attesa dell`esito della perizia contabile affidata
dagi tre arbitri ad alcuni consulenti, l`8 marzo scorso (senza che si sia mai saputo) i civilisti di AmTrust, Massimo Benedettelli e Marco Torsello, chiedono al Tribunale civile di Milano la ricusazione di Lacchini, contro il quale depositano indagini difensive effettuate dall`agenzia di investigazione privata israeliana Black Cube.
Suoi agenti, riferendo di essersi finti il 16 febbraio manager interessati a fare affari con Somma, prima all`Hotel de la Minerve di Roma e poi al
ristorante Sapori di Mare lo avrebbero registrato mentre «affermava sicuro» che nei due arbitrati «avrebbe ottenuto decisioni favorevoli per 40o500
milioni di euro», grazie al fatto che «era in grado di “controllare” i collegi arbitrali» attraverso «una relazione di natura “pecuniaria” con uno degli
arbitri espressamente poi identificato da Somma nel presidente Lacchini». Gli 007 privati degli americani aggiungono che Somma avrebbe «sfregato il dito pollice con l`indice e il medio nel gesto che esprime il concetto di denaro»
da dare in cambio a Lacchini, fino a «scrivere 10% su un foglietto di fronte ai suoi interlocutori», che ora lo conserverebbero in modo da permettere
raffronti grafologici.
Una conversazione tra presenti sarebbe stata registrata anche tra Lacchini e gli o07 privati, presentatisi come accademici che volevano offrirgli un incarico di docente in un Paese del Golfo Persico: qui il presidente dell`arbitrato tra
AmTrust e Somma, parlando non di questo specifico lodo ma in generale degli arbitrati che dirimeva, avrebbe spiegato di poter «garantire una decisione
favorevole» quando si trova presiedere il collegio, e di «poter in ogni caso influenzare le decisioni» (anche solo come membro del collegio) «nel caso si fosse presentato “un contesto favorevole”». «Sono molto turbato ma anche sereno per i miei comportamenti, ritengo queste accuse infondate e mi difenderò nel merito, ma nella mia posizione di terzietà non posso ora dire altro», risponde al Corriere Lacchini, aggiungendo che gli arbitrati sono congelati sino al 3 maggio, giorno in cui la giudice civile Laura Cosentini deciderà sulla richiesta di ricusazione. «E` il sesto tentativo degli americani di far saltare l`arbitrato», rincara il civilista di Somma, l`ex giudice costituzionale Romano Vaccarella. E il professor Carlo Enrico Pallero, avvocato di Somma subentrato nel processo penale di Torre Annunziata al professor Vincenzo Maiello (che ha lasciato l`incarico perché il giudice che in maggio processerà Somma, e che a fine gennaio ha dissequestrato 8 dei 32 milioni bloccati su richiesta del pm Rosa Annunziata, è il magistrato Luca Della Ragione, allievo e ex collaboratore della cattedra di Maiello all`Università Federico II) aggiunge: «Sono accuse false, interpretazioni manipolative di dichiarazioni mai rese nei termini esposti da AmTrust, e supportate da indagini la cui legittimità stiamo vagliando nel sospetto possano essere state condotte abusivamente». Luigi Ferrarella