TERRORISMO. SICUREZZA E DEMOCRAZIA NON SONO IN CONTRADDIZIONE
DALLA FRANCIA DECISIONI SBAGLIATE E INUTILI: DALL’AVVOCATURA ITALIANA SECCO NO ALLA SOSPENSIONE DELLA CONVENZIONE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO
La Commissione Diritti Umani dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, critica duramente la decisione annunciata dal Governo francese di sospendere, nell’ambito delle misure d’urgenza conseguenti ai tragici eventi del 13 novembre 2015, la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali per i prossimi tre mesi.
E’ gravissimo che si metta così in discussione il diritto a un equo processo, quello alla tutela della libertà d’espressione, della libertà di associazione e del rispetto della vita privata.
Allo stesso modo, si sottolinea come già nello scorso 05 giugno 2015 sempre il Governo francese in applicazione dell’Accordo di Chambery si era posto in una posizione di palese conflitto con le previsioni dell’Accordo di Schengen e che tale decisione, proprio in relazione ai tristi fatti del 13 novembre 2015, sembra esser stata priva di qualunque efficacia,
La decisione del Governo francese di valersi della deroga alla Convenzione Europea dei Diritti Umani, rappresentano una sconfitta della democrazia: non è la compressione delle libertà individuali, e soprattutto delle garanzie processuali, la strategia adeguata per combattere e vincere la guerra contro il terrorismo. Lo dimostrano i fatti, dall’11 settembre ad oggi, passando, solo per fare alcuni esempi, dagli attentati di Madrid, di Londra o di Charlie Hebdo.
Si rammenta come, soprattutto in periodi di paura e irrazionalità, il diritto a un equo processo debba essere assolutamente rispettato, altrimenti assisitiamo a una indebita compressione delle regole liberali, che nel contesto dell’Unione Europea traggono origine proprio dai principi fondanti la Repubblica Francese:libertè, egalitè, fraternitè.
Roma, 18 dicembre 2015