IL SOLE 24 ORE

Professionisti. Il congresso dell’Uif a Napoli
Avvocati alla ricerca di un ruolo più forte

Sab. 11 – NAPOLI. La durata eccessiva dei processi, quella dei termini di prescrizione che è argomento di dibattito nelle sedi governative, gli effetti delle logiche di mercato sulla professione forense e il rischio di una giustizia in base alle possibilità economiche del cittadino, il bisogno di recuperare «l’orgoglio di essere avvocati» e di rivendicare un ruolo complementare a quello della magistratura. Gli avvocati si sono interrogati sulla crisi di giustizia e professione, sulle promesse della politica, e su diritti e garanzie minati da un sistema in affanno.
«Dignità, libertà, autonomia, indipendenza a servizio della società» è il tema del congresso nazionale dell’Unione italiana forense organizzato a Napoli. «Credo che la politica abbia il compito di preservare la democrazia e la certezza del diritto – ha dichiarato Elisabetta Rampelli, presidente nazionale Uif -. Se è vero che questo governo intende riformare la giustizia, la smetta di fare provvedimenti tampone e affronti il problema delle indagini e della separazione delle carriere dei magistrati. Quanto alla prescrizione, è abnorme ipotizzare che un reato non si prescriva mai». Ha provato a dare rassicurazioni Gennaro Migliore, sottosegretario alla Giustizia: «Non siamo nella direzione di sospendere i tempi della prescrizione, i processi non possono e non devono avere pendenze sine die». Migliore ha, poi, annunciato un migliaio di nuove assunzioni negli uffici giudiziari.
«L’avvocatura ha bisogno di essere unita per essere ascoltata e non può essere tenuta fuori dalle riforme sulla giustizia» è la tesi del presidente Uif Nola, Francesco Franzese. «L’indipendenza dell’avvocatura vale quanto l’imparzialità del giudice» ha ribadito il senatore Giacomo Caliendo. Ma «essere libero, autonomo, indipendente è molto complicato, soprattutto nella politica» ha sottolineato il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. Viviana Lanza