ITALIA OGGI
Il ministro della giustizia annuncia la firma del decreto. Pratiche avviabili dal 17 ottobre 2016
Avvocati, via libera alla compensazione debiti-crediti
Sab. 16 – È realtà la possibilità per gli avvocati di compensare i crediti vantati per l’attività di gratuito patrocinio con i debiti fiscali. E per il 2016 la partenza è prevista dal 17 ottobre con 10 mln di euro a disposizione. È stato, infatti, firmato ieri dal ministro della giustizia Andrea Orlando, il decreto, adottato di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, che disciplina le modalità di compensazione. La disciplina in questione, nel dettaglio, prevede la possibilità di portare in compensazione i crediti vantati dai legali per l’attività svolta a seguito di ammissione al patrocinio a spese dello Stato, con quanto da essi dovuto per ogni imposta o tassa ovvero a titolo di contributo previdenziale per i loro dipendenti. È, quindi, affrontato e, in parte risolto, il problema del ritardo nella corresponsione, da parte della pubblica amministrazione, dei pagamenti relativi agli onorari degli avvocati difensori. «Così facendo», ha fatto sapere via Arenula tramite una nota, «sono riconosciuti due principi fondamentali: da un lato quello alla difesa da parte dello stato anche dei meno abbienti, fornendogli i mezzi per agire e difendersi davanti ad ogni giurisdizione, dall’altro lato, il diritto del difensore a vedere compensata la propria attività professionale». Attraverso le nuove disposizioni, quindi, gli avvocati che vantino crediti per spese, diritti e onorari, maturati e non ancora saldati, e per i quali non sia stata proposta opposizione, potranno, attraverso una piattaforma elettronica di certificazione predisposta dal Ministero dell’economia e delle finanze, esercitare il diritto utilizzare il credito in compensazione. Tale facoltà potrà essere esercitata dal 17 ottobre al 30 novembre, per l’anno 2016, e dal 1° marzo al 30 aprile per gli anni successivi. «L’autorità preposta alla liquidazione dei crediti», ha precisato via Arenula, «è quella giudiziaria e la spesa autorizzata per l’anno in corso è di 10 milioni di euro». «Si tratta di una promessa mantenuta», ha affermato il ministro Orlando, «che mira ad un sostegno dell’avvocatura più impegnata nel patrocinio a spese dello Stato, il più delle volte composta da giovani professionisti che con questa misura potranno compensare il loro crediti. È un segnale di attenzione verso una categoria di professionisti che sta attraversando una grande trasformazione».