IL SOLE 24 ORE
Decreto aiuti. Luciano: trattamento discriminante per gli autonomi
Cassa forense: terremoto, professionisti penalizzati
I professionisti attivi nelle zone terremotate discriminati rispetto agli altri lavoratori. A dirlo il presidente di Cassa forense, Nunzio Luciano, nell’incontro che ha avuto ieri a Spoleto con gli avvocati delle zone del Centro Italia colpite dal sisma del 24 agosto, del 28 ottobre e del 30 ottobre. «In base al decreto legge 189 – ha detto Luciano – coloro che sono impegnati in attività di lavoro autonomo possono, a differenza di altre tipologie di lavoratori, usufruire del contributo una tantum di 5mila euro solo in caso di sospensione dell’attività lavorativa. Situazione diversa è stata prevista, invece, per altre fattispecie di lavoro all’indirizzo delle quali il contributo di cui sopra verrà erogato anche in presenza della sola riduzione dell’attività lavorativa». Secondo Luciano, che invita il governo a correggere questa ingiusta discrasia, l’attività degli avvocati per esempio, avrà un forte rallentamento a causa della paralisi pressoché totale delle attività economiche.
La Cassa di previdenza della categoria ha, intanto, messo in atto una serie di iniziative per aiutare i colleghi delle zone terremotate a superare questo momento di difficoltà, un messaggio che Luciano ha voluto dare di persona: «Cassa forense sarà a fianco di tutti i colleghi che hanno bisogno di assistenza, non solo attraverso la sospensione del versamento dei contributi, ma anche con misure ad hoc previste dal nostro regolamento in caso di calamità naturali».
Il regolamento assistenziale di Cf ha un capitolo dedicato all’«Assistenza in caso di catastrofe o calamità naturali». L’aiuto viene erogato se ci sono danni agli immobili e/o ai beni strumentali e incidenti sulla attività professionale e il contributo è «proporzionale al danno subito e deliberato dalla giunta esecutiva sulla base di criteri stabiliti, di volta in volta, sentiti gli ordini territoriali interessati».