ITALIA OGGI

Cnf, pesa l’arretrato interno
Aumento del 70% in sei anni

Nemo profeta in patria. Se l’avvocatura si è da sempre schierata in prima linea per abbattere il contenzioso pendente, fornendo ricette su ricette ai vari ministri della giustizia, dall’altro lato fa fatica a gestire l’arretrato interno, in crescita di oltre il 70% negli ultimi sei anni. Dal 2010 al 2015, infatti, i procedimenti pendenti presso il Consiglio nazionale forense in materia disciplinare, di tenuta albi e altro, sono passati da 327 a 567. È quanto emerge, tra l’altro, dalle statistiche pubblicate dal Cnf, all’interno della propria newsletter di ieri, riguardo l’attività giurisdizionale. Quest’ultima, peraltro, incrementata dall’attuale consiglio, che si è insediato il 27 marzo 2015 e, nonostante a marzo e aprile 2015 non si siano tenute udienze in attesa del passaggio di consegne, il numero dei ricorsi esaminati e decisi nel periodo considerato è risultato superiore a quello dei cinque anni precedenti. I procedimenti decisi nel 2015 sono stati infatti 293, mentre nel 2014 erano 272, e i ricorsi esaminati 407, contro i 359 del 2014, entrambi i dati superiori rispetto agli ultimi cinque anni. Riguardo ai procedimenti pendenti, il numero più elevato riguarda la sospensione dall’esercizio della professione (112), seguita dalla censura (68) e dall’avvertimento (52). In materia di tenuta albi, invece, sono 39 le pendenze che riguardano il rigetto della domanda di iscrizione agli albi, ai registri e agli elenchi, mentre sono in calo le pendenze sulle cancellazioni dagli albi, passate da 45 nel 2014, alle cinque del 2015. Crescono, inoltre, i reclami elettorali con 20 procedimenti pendenti nel 2015. Riguardo i procedimenti in camera di consiglio, invece, in netto aumento le decisioni in materia di cancellazione dagli albi (da sette nel 2014 a 20 nel 2015), mentre calano da 21 a quattro le radiazioni, così come calano avvertimenti, censure e sospensione dall’esercizio professionale. Riguardo la materia di tenuta albi, da segnalare l’incremento di decisioni sulla cancellazione dagli albi per incompatibilità e mancanza dei requisiti, passate dalle tre del 2014 alle 37 del 2015. Gabriele Ventura