IL FATTO QUOTIDIANO
Diritto di replica
di Andrea Mascherin – Presidente Consiglio Nazionale Forense
Egregio dottor Bruno Tinti, ho apprezzato i suoi interventi sul Fatto a proposito della prossima uscita de Il Dubbio, quotidiano che farà riferimento all’avvocatura. Ho apprezzato l ‘ affermazione di libertà e la sua idea per cui ogni voce in più nel dibattito è una risorsa dialettica e come tale va incoraggiata. Ho visto però che lei teme che il giornale sarà ” nemico della magistratura “. Le assicuro che il suo timore è infondato: l ‘ impostazione culturale sarà di stile istituzionale; cercherà di distinguersi per equilibrio, semplicità di linguaggio ed educazione, e proverà a stare sempre dalla parte della buona giurisdizione, quando tale, praticata da avvocati e magistrati. Credo che una democrazia matura debba contare su avvocati e magistrati qualificati e indipendenti, consapevoli dell’importanza del reciproco ruolo e della necessità del reciproco rispetto. Così come penso che in una democrazia evoluta l’opinione pubblica debba aver chiaro quali siano i compiti costituzionali di avvocati e magistrati, senza che un’assoluzione sia vissuta come un momento di giustizia denegata, o, viceversa, una condanna come il risultato di condizionamenti mediatici. Come me, sa che alcuni fenomeni, ad esempio la “spettacolarizzazione” delle indagini e dei processi, ormai entrata nel vivere quotidiano, impongono serie riflessioni sul rischio di favorire una cultura popolare della punizione. Non sarà, dunque, un ‘ iniziativa editoriale contro qualcuno, ma a favore di una informazione priva di preconcetti e a sostegno di chi svolge il proprio lavoro con correttezza, coscienza e spirito di sacrificio.