ITALIA OGGI
Elezioni forensi, ddl in stand by
gio. 8 – Elezioni forensi in stand by. Il ddl Falanga, all’esame della commissione giustizia del senato, è infatti bloccato dalla crisi di governo. Il termine per la presentazione degli emendamenti al testo è scaduto il 6 dicembre scorso e ieri era in programma la seduta per l’illustrazione delle modifiche proposte. Seduta saltata per l’approvazione della legge di Bilancio e rinviata a data da destinarsi. La speranza è, comunque, che il senato percorra l’ultimo miglio per l’approvazione della legge, così come ha sottolineato il segretario dell’Anf, Luigi Pansini. «Il nuovo testo adottato nel mese di novembre che opportunamente ritorna all’interpretazione letterale e corretta dell’art. 28 della legge professionale del 2012», ha spiegato Pansini, «se approvato in sede deliberante dalla commissione giustizia del senato e subito dopo dalla camera dei deputati, non solo metterà la parola fine ad una querelle che poteva essere evitata sin dalla emanazione del regolamento ministeriale impugnato, ma assicurerà l’immediato svolgimento delle operazioni elettorali laddove non è stato possibile o sono stati proposti ricorsi definiti e, soprattutto, restituirà all’avvocatura italiana un assetto istituzionale circondariale rispondente ai princìpi di legalità, democrazia, rispetto delle minoranze e tutela della parità di genere. Un nuovo testo eviterà la spiacevole nomina di un commissario ad acta che si sostituisca al ministero della giustizia per dare esecuzione alle decisioni del Tar Lazio e del Consiglio di stato in materia». Il ddl Falanga, nella sua seconda versione, è stato rivisto nell’art. 4, laddove stabilisce che ciascun elettore può esprimere un numero di voti non superiore ai due terzi dei consiglieri da eleggere. Gabriele Ventura