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Fisco: a Palermo il 23 e 24 settembre Congresso nazionale avvocati tributaristi
27 luglio 2016
PALERMO (ITALPRESS) – “Giustizia Tributaria. Diritti e Doveri del Contribuente” è il tema del 4° Congresso dell’Unione Nazionale Camere Avvocati Tributaristi che si terrà a Palermo il 23 e 24 settembre. L’Unione Nazionale delle Camere degli Avvocati Tributaristi si è costituita nel 2000 a Napoli per iniziativa delle Camere degli Avvocati Tributaristi di Bologna, Catania, Genova, Lecce, Milano, Napoli, Palermo e Roma. Successivamente hanno aderito all’Unione numerose altre Camere, su tutto il territorio nazionale. Fa parte delle Associazioni Forensi specialistiche maggiormente rappresentative. “Nel particolare contesto storico che caratterizza la condizione economica del nostro Paese le azioni volte a garantire l’equità fiscale assumono una particolare rilevanza e priorità – spiega l’Uncat -. In tale direzione l’Uncat, la cui missione istituzionale è quella di tutelare i contribuenti, ritiene che la realizzazione di un ‘equo’ sistema tributario passi necessariamente da una piena affermazione dei principi costituzionali in materia, spesso non adeguatamente considerati dal nostro legislatore ( si pensi alle continue deroghe alla Statuto dei diritti del contribuente). La corretta individuazione dei Doveri e di Diritti dei contribuenti richiede che la normativa tributaria dia concreta attuazione alle garanzie costituzionali sia sotto il profilo sostanziale che processuale”.
A tal fine il Congresso intende favorire un confronto costruttivo su tali tematiche tra i principali attori dell’ordinamento tributario italiano, “cercando di realizzare in modo concreto, e non teorico, il valore della compliance nel rapporto – Fisco-Contribuente”.
In Italia, secondo i dati diffusi da Uncat, il “Costo della compliance”(e cioè dell’adempimento fiscale spontaneo) è particolarmente elevato. Nel rapporto annuale predisposto sul tema dei costi della compliance dalla World Bank Group e dalla PWC (Paying Taxes 2016 – con riferimento al 2014) l’Italia si colloca al 137 posto su 189 paesi del modo analizzati.
Lo studio utilizza tre indicatori: – il prelievo sui profitti delle imprese (Total Tax rate) che in Italia risulta pari al 64,8% a fronte di una media della regione europea del 40,6% (collocandosi così al primo posto); – le ore necessarie per gli adempimenti fiscali delle imprese (Time to comply) che nel nostro Paese sono state 269 a fronte di una media europea di 173; il numero degli pagamenti fiscali che in Italia sono stati 14 rispetto ad una media europea di 11,5.
“Bisognerà, certamente, tenere conto degli effetti dei più recenti provvedimenti – conclude Uncat-; ma in ogni caso alla luce di questi dati, appare necessario agire con estrema urgenza, con provvedimenti che riducano sensibilmente il costo della compliance e ciò non solo per intravedere un futuro meno cupo della giustizia tributaria, ma anche per la tenuta complessiva del sistema economico del nostro Paese”.