IL MESSAGGERO VENETO
Gorizia, ci sono 1.400 sentenze ferme: avvocati pronti allo sciopero
L’Ordine vuole chiedere provocatoriamente il fallimento del Tribunale. Il presidente Gaggioli denuncia «il silenzio assordante della politica»
GORIZIA. Manca il timbro della cancelleria. E così, 1.400 sentenze giacciono nelle stanze di via Sauro, in attesa di passare in giudicato. È la paradossale situazione che spiega la difficile condizione del Tribunale di Gorizia, per il quale l’Ordine degli avvocati isontini si prepara a scioperare, minacciando addirittura di presentare una provocatoria istanza di fallimento del Palazzo di Giustizia goriziano.
«Abbiamo scritto al premier Renzi, abbiamo scritto al ministro della Giustizia Orlando, noi avvocati siamo andati a Roma e il viceministro Enrico Costa è venuto da noi a Gorizia, ma dobbiamo registrate il silenzio assordante della politica – spiega il presidente dell’Ordine degli avvocati di Gorizia, Silvano Gaggioli -. Se la situazione non cambierà, arriveremo alle proteste formali e allo sciopero degli avvocati. E non possiamo escludere di arrivare a presentare, provocatoriamente, istanza di fallimento del Tribunale. Tutte le nostre proteste si trovano di fronte a un muro. Il problema è che la società civile non comprende fino in fondo l’importanza di avere un tribunale. Se manca, non ci sarà più una Questura, ma un commissariato; non ci sarà più un comando provinciale dei carabinieri, ma una tenenza. E sarebbero a rischio, tra diretto e indotto, un centinaio di posti di lavoro».
L’attesa del deposito della sentenza accomuna più di mille procedimenti e, dunque, migliaia di persone. Il risultato? Ad esempio, una persona riconosciuta innocente nel corso del processo penale e oggetto di un sequestro di beni, non può tornarne in possesso.
«I dati ministeriali ci dicono che Gorizia, al 31 dicembre 2013, ha una percentuale di pendenza di procedimenti ultratriennali del 16,9 per cento. Praticamente il doppio di altre sedi comparabili per estensione di territorio e popolazione – spiega la presidente degli avvocati del Triveneto Patrizia Corona -. Si prevede che Gorizia abbia un giudice togato ogni 12.740 abitanti, lì dove la media nazionale è 1 ogni 11 mila e il tasso di scopertura dei magistrati in pianta organica è del 9,1 per cento. Un valore, di per sé, inferiore a quello di altri tribunali più grandi. Ma il punto è che il 9 per cento di scopertura in un tribunale con le caratteristiche di Gorizia significa la paralisi: è necessario arrivare alla copertura completa dell’organico dei magistrati per poter dare un servizio efficiente. Se poi guardiamo alle scoperture del personale amministrativo si sale al 25 per cento».
Intanto, nei giorni scorsi, si è anche registrato il record di 87 procedimenti penali iscritti a ruolo in un’unica udienza, che è iniziata alle 9 di mattina per terminare alle 20.
Un dato nuovo, a Gorizia, è il sorpasso, ormai vicino, delle donne avvocato rispetto ai colleghi maschi: attualmente le donne sono 103 su 259 avvocati abilitati, ma sono 43 su 63 praticanti. Ciò significa che in un tempo ragionevolmente breve ci sarà il “giro di boa”.
Oggi intanto gli avvocati del Triveneto si ritrovano per l’assemblea annuale proprio nell’Isontino, al Castello di Spessa. Christian Seu