AVVOCATI: Mediazione, esiti deludenti (Italia Oggi Sette)

ITALIA OGGI SETTE

Mediazione, esiti deludenti

Lun.19 – Per gli avvocati la mediazione familiare è inutile. Esperienze negative, accordo difficile da raggiungere, mancanza di fiducia nei confronti dei mediatori non avvocati, che rischiano di essere solo un ulteriore orpello burocratico nella risoluzione della lite. È il risultato parziale che emerge dal questionario elaborato dall’Organismo unitario dell’avvocatura sulla mediazione familiare, che ha coinvolto, al momento, 143 avvocati di 80 diversi fori di appartenenza. Per quasi il 30 per cento di coloro che, prima dell’entrata in vigore della negoziazione assistita, non hanno consigliato al cliente e all’avvocato di controparte la mediazione familiare, il motivo risiede nella mancanza di esperienze positive.
Il 26% non lo ritiene invece uno strumento utile e il 24,7% non conosce servizi pubblici o convenzionati sul territorio.
Tra coloro che invece hanno consigliato la mediazione per risolvere liti familiari, il 34,8% l’ha fatto nel caso di separazione consensuale e il 31,3% nel caso di separazione giudiziale, in attesa di provvedimenti presidenziali. Nel caso di invito alla mediazione, in particolare, per il 78,6% degli avvocati la scelta è stata orientata alla presenza di figli piccoli.
Quanto all’esito, nel caso di mediazione familiare nella fattispecie di separazione consensuale, per il 35,3% non è stata avviata, per il 32,4% l’esito è stato negativo e per il 32,4% positivo. Nella fattispecie di separazione giudiziale in attesa di provvedimenti, invece, l’esito è stato di tentativo neanche avviato per il 30,5%, negativo per il 42,3% e positivo per il 26,3%.
Stessi risultati nella fattispecie di separazione giudiziale in fase istruttoria: l’esito, per i clienti, è stato di mancato avvio per il 31,5%, negativo per il 41,1% e positivo per il 27,4%.
Passando alla fattispecie di scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio, nel 30,6% dei casi la mediazione non è stata avviata, nel 41,7% ha avuto esito negativo e positivo per il 27,8%. Infine, nel caso in cui sia stata intrapresa una mediazione familiare nella fattispecie di modifica delle condizioni di separazione/divorzio, l’esito per i clienti assistiti dagli avvocati è stato di mancato avvio per il 35,7%, negativo per il 35,7% e positivo per il 28,6%.
Inoltre, riguardo l’obbligo di informare le parti circa la possibilità di esperire la mediazione familiare ai clienti che ricorrono alla negoziazione assistita, il 74,2% lo ritiene una opportunità, il 13,6% una mera formalità e il 12,1% un intralcio al lavoro negoziale degli avvocati e delle parti.
Infine, alla domanda se in seguito all’entrata in vigore della negoziazione assistita l’avvocato abbia ritenuto opportuno o meno fare intervenire un mediatore familiare, le risposte si sono divise a metà tra sì e no. Tra le motivazioni del no, emerge il fatto che la mediazione, secondo gli avvocati, è sempre stata esperita dai legali, spesso con profitto, mentre alternativamente non vi è figura di mediatore o di terzo che rilevi ed è quindi meglio avere subito la garanzia della terzietà dell’autorità giudiziaria. Altri non l’hanno ritenuto utile o credono che gli avvocati siano i migliori mediatori o di saper gestire il conflitto meglio di un mediatore familiare che non sarebbe in grado di «addentrarsi nella specificità dei problemi della coppia».
Tra coloro che invece hanno consigliato la mediazione, alcuni lo hanno fatto perché ritengono che riduca la conflittualità, favorisca il dialogo per una genitorialità condivisa e responsabile, altri per avvicinare le parti relativamente alle condizioni di esercizio della loro responsabilità genitoriale, nel tentativo di conciliare una vertenza prima che sfociasse in un ricorso giudiziale. Altri ancora perché ritengono che il mediatore familiare abbia preparazione e competenze specifiche che non hanno gli avvocati che si approcciano alla negoziazione assistita. Infine, il 77,2% dei rispondenti ritiene utile un tavolo di lavoro congiunto tra Avvocati e Mediatori Familiari finalizzato alla definizione di linee e prassi nei casi in cui può essere utile ricorrere alla mediazione familiare sia con riferimento alla negoziazione assistita, sia alle diverse procedure di separazione e divorzio.

Foto del profilo di Andrea Gentile

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