IL NUOVO QUOTIDIANO DI PUGLIA – Lecce
«Non sarà l’intimidazione degli imputati a fermarci»
«Per l’Oua la reazione degli imputati del processo è la cartina di tornasole di una situazione di grave difficoltà in questi territori: legalità e tutela dei diritti – sottolinea Mirella Casiello, presidente Oua – queste le ragioni che ci portano alla mobilitazione per la difesa della giustizia di prossimità in luoghi come Lecce, dove la Corte di Appello e la Direzione distrettuale Antimafia sono tasselli fondamentali per una presenza di qualità dello Stato».
L'”Organismo unitario dell’avvocatura ” ha preso posizione sul dibattito scaturito in questi giorni dalla protesta di quei detenuti per mafia che hanno minacciato di revocare i legali che avrebbero dichiarato pubblicamente l’esistenza della Sacra corona unita, dopo aver letto a questo proposito l’intervento del delegato Oua, Sergio Limongelli, sulla necessità di mantenere a Lecce la sede della Corte d’Appello. «L’impegno di Sergio Limongelli e dell’Oua non si fermerà per le proteste di un gruppo di imputati di un processo per mafia. Anzi, sono la dimostrazione che questa è una lotta giusta. A Sergio la nostra solidarietà e al ministro Orlando un appello affinché, a partire da Lecce, stia a fianco dell’avvocatura in questa battaglia».