ITALIA OGGI
Oua, niente modifiche per l’elezioni dei delegati
No a colpi di mano per il prossimo Congresso nazionale forense di Rimini. L’Organismo unitario dell’avvocatura ha approvato una delibera per denunciare la proposta avanzata all’incontro del comitato organizzatore del congresso di modificare le regole di elezione dei delegati della massima assise dell’avvocatura. In particolare, l’Oua «respinge ogni tentativo o idea di riduzione del numero dei delegati congressuali al di fuori delle sedi competenti, perché decisioni di questa portata sono riservate agli avvocati eletti democraticamente in ogni Foro italiano». L’Assemblea dell’Oua, che si è tenuta l’8 aprile scorso a Milano, ha dato quindi mandato alla giunta di «adottare presso ogni componente istituzionale e associata le iniziative necessarie per richiamare al rispetto delle regole vigenti, siano esse normative o pattizie, e riserva ogni ulteriore iniziativa all’esito della verifica del resoconto ufficiale dei lavori del comitato organizzatore del congresso». La prossima riunione del comitato è fissata per il prossimo 5 maggio.
Intanto, l’Associazione dei giovani avvocati dell’Aiga ha deliberato contro il regolamento del Cnf che disciplina «rimborsi, spese e gettoni di presenza». L’Aiga, guidata da Michele Vaira, rileva infatti che «non si rinviene nella legge professionale una norma che chiaramente riconosce tale potestà in capo al Cnf», «che tale regolamento inciderà sul bilancio del Cnf per la considerevole somma di circa un milione di euro», che i parametri previsti per i rimborsi appaiono «sproporzionati per eccesso» e che «non si rinvengono concreti e attuali esigenze di corresponsione di indennità o gettoni di presenza al fine di garantire il funzionamento del consiglio». Inoltre, secondo l’Aiga, la previsione di una indennità per le istituzioni forensi deve passare «da una previa consultazione della base dell’avvocatura e da una modifica in senso autenticamente democratico delle norme sulla rappresentanza». L’invito finale al Cnf è quindi quello di revocare il regolamento. Gabriele Ventura