CORRIERE ECONOMIA
Riconosciuti gli studi legali di strada
La recente sentenza del Consiglio nozionale forense ha posto fine a una vecchia diatriba nata agli albori della nascita degli studi legali di strada. Quasi dieci anni fu a scatenare le polemiche era stato Alt (acronimo che sta per Assistenza legale per tutti), rete di studi legali da strada, accusata di utilizzare «una modalità non conforme a dignità e decoro di raptazione della clientela».
Adesso la sentenza del Cnf certifica che «le modalità utilizzate non pongono in essere alcuna violazione delle norme deontologiche». Si conclude così una vicenda cominciata nel 2009, quando il Consiglia dell’Ordine degli avvocati di Brescia sanzionò la presunta infrazione delle norme deontologiche. «Siamo molto soddisfatti – afferma Cristiano Cominotto, presidente di Alt-. «Siamo comunque solo agli
albori del cambiamento, la nostra professione tra 10 anni sarà comp1etamente diversa da oggi. Non abbiamo mai valutato il cambiamento della nostra professione in senso positivo o negativo, ma abbiamo sempre pensato al progresso come un’onda che ti travolge e che non è possibile arrestare».