IL FATTO QUOTIDIANO
SBARRE. 119 su 1931e case circondariali in emergenza
Carceri al collasso: 8.353 i detenuti senza posto
Il ministero ne dichiara la metà. Il sovraffollamento tocca 41.069 persone
I dati reali del sovraffollamento nelle carceri italiane e quelli ufficiali forniti
dal Dap (Dipartimento di amministrazione penitenziaria) non corrispondono e i detenuti vanno incontro a un`altra estate in condizioni disumane.
Il numero delle persone coinvolte nel sovraffollamento carcerario fa paura:
41.069.A denunciarlo è stato il sindacato autonomo Sappe, disertando martedì scorso la festa della polizia penitenziaria a cui hanno partecipato, invece, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il guardasigilli Andrea Orlando. “Per la penitenziaria non c`è nulla da festeggiare: la situazione nelle carceri sta tornando a livelli allarmanti”, ha spiegato il segretario del Sappe Donato Capece.
Il vecchio gioco delle tre carte
Una fonte qualificata riferisce al Fatto: “Ha ragione il Sappe, i dati ufficiali del Dipartimento, e quindi del ministero della Giustizia, sono sbagliati. Ma per un semplice motivo: è il vecchio gioco delle tre carte”. In Italia, dati aggiornati
al 31 maggio 2016, i detenuti sono 53.873 su 49.697 posti. Apparentemente
il sovraffollamento riguarderebbe 4.176 persone.
Contrariamente a questo dato, fatto proprio dal Dap, sono più del doppio i detenuti “senza posto”, segnala il Sappe, esattamente 8.353. “La
ragione è semplice: il dato non può esser spalmato a livello nazione – spiega la fonte – perché se un carcere con 100 posti detentivi ospita 150 detenuti, abbiamo 50 detenuti in più. Se poi abbiamo un altro carcere con 70 posti detentivi che ospita 60 detenuti, i 50 del primo rimangono comunque in più, non si possono mica compensare: 8.353 è quindi il numero dei detenuti
che, facendo una verifica carcere per carcere, sono effettivamente
in condizione di sovraffollamento”.
Situazione esplosiva
Inoltre “i detenuti che patiscono il sovraffollamento non sono soltanto
gli 8.353, ma tutti quelli che con quegli 8.353 hanno a che fare, perché nelle carceri interessate dal problema anche loro devono stare molto più stretti”. Così si arriva al numero da cui siamo partiti, quello dei detenuti coinvolti
nel sovraffollamento: 41.069, quasi il 75% dell`intera popolazione carceraria.
Su 193 carceri sono soltanto 74 quelle che non registrano la presenza, al momento, di detenuti in eccesso, quindi 119 case circondariali vivono
quotidianamente una situazione esplosiva.
Il record negativo di Napoli Poggioreale
I gironi infernali per eccellenza sono quelli del brigadiere Pasquale Cafiero e di don Raffaè resi immortali da Fabrizio De André nel 1990. Infatti, è proprio il carcere di Poggioreale a Napoli a classificarsi primo nella terribile graduatoria con 406 detenuti in eccesso: sono 2.046 gli “ospiti” della struttura, a fronte di 1.640 posti. Segue il carcere di Opera, a Milano, con 360 detenuti in più, per un totale di 1.265 su 905 posti disponibili nelle celle.
Per il terzo posto ritorniamo a Napoli, alla casa circondariale di Secondigliano: 1.373 detenuti in 1.021 posti, quindi 352 persone più di quante dovrebbero essercene. Numeri da capogiro anche in pieno centro di Roma, perché a Regina Coeli ci sono 624 posti abitati da 889 persone, quindi 265 oltre il limite. Milano San Vittore ne registra 261 in più (1.011 su 750 posti), Lecce 250 (874 su 624), e via così fino all`unico detenuto in più di Bari, Empoli, Palmi e Verbania.
L`offesa della bandiera tolta al capo dello Stato
Al Dap sono, tra l`altro, giorni difficili per l`incidente della bandiera, rivelato da Insider del Fatto giovedì scorso: il presidente Sergio Mattarella, martedì, doveva rendere onori, come da tradizione, alla bandiera tricolore, ma il vessillo è stato portato via in anticipo, con tanto di urlo di un corazziere accortosi del disguido. Un grossolano errore. Il video adesso è stato acquisito
dal Quirinale per un`indagine ed è possibile un richiamo formale per il Dap e
qualche provvedimento sul responsabile della cerimonia Pippo Agati, il coordinatore delle fiction sul carcere che compare anche nei titoli della serie Gomorra. GIAMPIERO CALAPÀ