LA REPUBBLICA
Carceri, è polemica l`operazione vendita non convince tutti
Il Garante: “Si se le nuovi prigioni non sorgono
nel nulla”. No di Manconi e Sala, Parisi d`accordo
dom.29 – ROMA. È ragionevole vendere carceri storiche come San Vittore e Regina Coeli per aprirne di nuove in periferia? Il piano del governo irrompe nella campagna elettorale delle amministrative. E divide. «È un progetto giusto che il Comune deve favorire», si schiera subito il candidato sindaco del centrodestra a Milano, Stefano Parisi. «La mia priorità è di trovare una soluzione per mettere a posto quello già esistente-ribatte il suo avversario di centrosinistra, Giuseppe Sala – Una vendita senza vincoli mi fa veramente paura». E dubbi arrivano anche da sindacati e associazioni, oltre che da un esperto del dossier carceri come il senatore dem Luigi Manconi: «Le condizioni strutturali di San Vittore e Regina Coeli sono pessime – premette – ma penso che la soluzione debba essere una profonda opera di risanamento, ristrutturazione e manutenzione degli istituti. Spostarli causerebbe gravi difficoltà per chi deve raggiungerli: familiari dei detenuti, avvocati, personale e associazioni».
L`idea dell`esecutivo è di vendere le carceri a Cassa depositi e prestiti, che li destinerà al mercato immobiliare. Un piano non necessariamente da bocciare,
sostiene il Garante dei detenuti Mauro Palma: «Per affrontare il problema della qualità della detenzione, è chiaro che la questione dello spazio non è neutrale. Una riflessione su dove collocare il carcere è dunque ineluttabile. L`importante è mettersi d`accordo sul concetto di periferia: l`istituto deve comunque essere parte della città, collegato strutturalmente e concettualmente. Altrimenti non mi trova d`accordo». Cauto, ma senza entusiasmo è anche il primo cittadino di Napoli, Luigi de Magistris: «In questo paese non abbiamo carceri all`altezza di un paese democratico, si è fatto tanto ma ancora tanto va fatto».
Anche il mondo politico si schiera. D`accordo con il piano governativo è Maurizio Lupi (Ncd ): «San Vittore è ormai obsoleto». Contrari invece la berlusconiana Renata Polverini – «vendere Regina Coeli sarebbe un insulto a Roma» – e Daniele Farina di Sinistra Italiana: «È un disegno di tutti i governi di centrodestra». Marco Cappato, presidente di Radicali italiani, è sulla stessa linea: «La proposta del ministro Orlando divide anche i candidati alle comunali l `idea del governo di cedere i vecchi istituti sembra più rivolta alla speculazione immobiliare che non a rendere vivibili le carceri, che devono
restare dove sono». Non basta insomma spostare gli istituti per migliorare la condizione dei detenuti: «Conosco le difficoltà di alcune carceri storiche –rileva Daniela de Robert, del collegio del Garante dei detenuti – ma per favorire il reinserimento dei detenuti costruisci nuovi istituti fuori dal mondo?». Non la prende bene neanche un`associazione che si occupa di detenuti come Antigone: «Il rischio è creare carceri-ghetto». Chiude il cerchio sempre Manconi: «Alla resa dei conti, si rischia di produrre un`architettura e un`ingegneria della rimozione del male – questo si pensa essere il contenuto del carcere – allontanandolo dallo sguardo dei cittadini. E dunque provocando un`ulteriore separazione». TOMMASO CIRIACO