IL CORRIERE DELLA SERA
I ministri Orlando e Delrio a Rovigo
inaugurano il nuovo carcere
Struttura costata 29 milioni di euro. Ma per l’apertura bisognerà attendere primavera. Il Guardasigilli: «Entro l’estate potenziato l’organico della polizia»
ROVIGO Inaugurato il nuovo carcere di Rovigo, ma per la reale messa in funzione della struttura, costata circa 29 milioni di euro e quasi 9 anni di attesa, bisognerà attendere primavera inoltrata, quando i tempi dovrebbero essere maturi per un’apertura parziale, proporzionata alle attuali forze in organico. Si parlerebbe, quindi, di una settantina di detenuti, a fronte di 72 agenti di Polizia penitenziaria e otto impiegati ministeriali.Voci ufficiose che sono state confermate nel corso della cerimonia dal ministro della Giustizia, Andrea Orlando in Polesine insieme al collega alle Infrastrutture, Graziano Delrio, e al Capo del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap), Santi Consolo. «Entro l’estate l’organico della polizia penitenziaria sarà potenziato» ha rassicurato Orlando. E Delrio: «Attorno alla nascita di questa struttura ci sono state lungaggini e polemiche tipiche della storia italiana, per questo nel corso della settimana arriverà in Consiglio dei ministri la riforma degli appalti».
Ai cancelli del penitenziario, collocato a ridosso della Tangenziale Est e alle spalle della Cittadella socio-sanitaria di viale Tre Martiri, a fare gli onori di casa ci sono il presidente della Regione, Luca Zaia, e il sindaco, Massimo Bergamin. L’ipotesi è che entro fine giugno all’interno venga concentrata una popolazione analoga a quella ospitata nell’attuale carcere di via Verdi. Ma i dubbi restano per il futuro, in particolare sui tempi di attesa per l’attivazione a pieno regime dopo l’apertura parziale, tenuto conto che viene ipotizzato insistentemente anche l’avvio di una sezione penale dedicata a detenuti per delitti gravi. Una volta rimpolpati gli organici (la Fp Cgil Penitenziari del Veneto aveva ipotizzato almeno 170 unità per il personale di Polizia e a 14 per quello amministrativo) la struttura dovrebbe finalmente essere in grado di ospitare 200 detenuti, teoricamente estendibili a 400, come previsto all’atto della posa della prima pietra, effettuata nel 2007 dall’allora Guardasigilli, Clemente Mastella. I lavori sarebbero dovuti terminare nel 2011 ma diversi problemi, tra cui difficoltà dell’impresa appaltatrice, hanno portato allo slittamento di cinque anni buoni. L’edificio per la detenzione, alto quattro piani, oltre alle celle (collocate dal secondo al quarto livello) ospiterà al pianterreno spazi operativi oltre a uno preghiera, una sala polivalente, una palestra e l’infermeria.