IL SOLE 24 ORE
Orlando: pene alternative in aumento
Dom.17 – «In una fase preoccupante di ripresa dei numeri della popolazione carceraria, sono però cresciuti in maniera enorme le persone trattate attraverso le pene alternative: oggi sono 41mila. Abbiamo iniziato un percorso in cui ogni quattro detenuti c’era una persona sottoposta a esecuzione penale esterna, oggi ci avvicinano all’obiettivo di uno a uno, e questa è la vera riforma strutturale del nostro sistema». A fare il punto sulla situazione carceraria italiana è stato ieri il guardasigilli Andrea Orlando, presente alla Spezia all’evento conclusivo di “Parole di giustizia”. Il ministro, chiuderà poi con il suo intervento “Gli Stati generali dell’esecuzione penale”, che si terranno domani e martedì. Orlando illustrerà l’esperienza degli Stati generali nel percorso di riforma della giustizia.
Per il ministro della Giustizia «il nostro carcere ha ancora una impronta fortemente legata a una dimensione di esecuzione della pena. È vero che non abbiamo esercitato la delega sulle pene alternative, perché come accade molto spesso su questo tema si scontrano anime molto diverse di un governo che è di coalizione. Che noi e Ncd non avessimo lo stesso programma elettorale non si scopre ora». Il guardasigilli ha ripreso anche il tema caldo delle intercettazioni: «Della delega sulle intercettazioni si è detto soltanto che si vuole limitare l’utilizzo delle conversazioni che non hanno rilevanza penale, in verità c’è anche la volontà di disciplinare le modalità della captazione, e quella delega prevede anche l’estensione della possibilità dell’utilizzo delle intercettazioni, o meglio una semplificazione nelle autorizzazioni, per i reati contro la pubblica amministrazione. Ma non credo che sia mai uscito sul giornale, perché è uscito solo che è una delega bavaglio. Purtroppo – ha sottolineato – stiamo attraversando una fase nella quale si ritiene che il tema delle garanzie riguardi sempre qualcun altro. In verità se guardiamo agli strumenti che la tecnologia offre e alla loro pervasività, scopriamo che non mettere un limite al loro utilizzo non espone i politici o i terroristi, ma riguarda tutti».
Proprio sul fronte sicurezza Orlando ha voluto replicare al leader della Lega: «Salvini dice di rispedire a casa loro i delinquenti? L’accordo per il rimpatrio dei detenuti marocchini l’ho firmato io». Sul fronte della lotta al terrorismo, il guardasigilli ha detto che «la negazione del diritto al culto ha scatenato in altri Paesi fenomeni di radicalizzazione. Noi non rispondiamo alla paura con una torsione securitaria. L’Italia ha risposto affermando le garanzie e la libertà». An. Mari.