CASSAZIONE: Cariche sociali, commercialisti senza Irap (Italia Oggi)

ITALIA OGGI

Cariche sociali, commercialisti senza Irap

Il commercialista non paga l’Irap per le cariche sociali anche quando si appoggia al proprio studio professionale.
Lo ha sancito la Corte di cassazione che, con l’ordinanza n. 22138 del 2 novembre 2016, ha accolto il secondo motivo del ricorso presentato dal contribuente.
La vicenda riguarda un commercialista, anche sindaco di una società, che si appoggiava a studi professionali, anche di colleghi, svolgendo la sua attività e quella per conto dell’azienda.
Le Entrate avevano negato il rimborso dell’Irap. Inutile il ricorso dell’uomo alla Ctp e poi alla Ctr di Cagliari. Oggi la Suprema corte ha ribaltato la doppia conforme di merito.
In sentenza si legge infatti che l’attività del commercialista non è soggetta a Irap se manca l’autonoma organizzazione, che sussiste solo se il professionista adopera beni strumentali eccedenti il minimo indispensabile ovvero ricorre in modo non occasionale al lavoro di terzi; il che accade perché la capacità produttiva aggiuntiva rispetto a quella personale del professionista sconta l’imposizione per il «surplus» di quanto ottenuto nonostante una struttura organizzativa che sia servente rispetto all’opera intellettuale svolta con le proprie conoscenze e gli strumenti minimi indispensabili. In altre parole, aggiunge ancora la Corte, il commercialista che sia anche amministratore, revisore e sindaco di società non è soggetto all’imposta per il reddito netto di tali attività. Ora gli atti torneranno in Sardegna per la decisione definitiva. Debora Alberici

Foto del profilo di Andrea Gentile

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