ITALIA OGGI
Dalle corti
Cassazione, fascicoli ordinati
sab. 21 – I fascicoli disordinati aumentano i tempi della giustizia. Per questo, serve ordine e sinteticità negli atti processuali che le Corti d’appello trasmettono in Cassazione. Con questa motivazione, e visto il continuo crescere dei ricorsi penali che arrivano in terzo grado, con un aumento di 735 ricorsi nel primo trimestre 2016 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (per un totale di 13.420), il ministero della giustizia è intervenuto con una circolare (prot. DAG 90527U del 16 maggio scorso) inviata alle Corti d’appello e alla Cassazione, in materia di formazione e tenuta degli atti processuali. Con una serie di istruzioni per le cancellerie, che vanno dalla compilazione della copertina del fascicolo, all’intestazione delle sentenze d’appello fino alla composizione stessa dei fascicoli, la rilegatura dei fogli e la compilazione dell’indice. Questo perché, con nota 23 dicembre 2015, il primo presidente della Cassazione ha segnalato alcune disfunzioni sulla tenuta dei fascicoli da parte degli uffici giudiziari di merito, individuandole come cause di rallentamento delle operazioni di registrazione e di disservizio nell’attività di esame preliminare dei ricorsi svolta dai magistrati delegati dallo stesso presidente. La circolare raccomanda di compilare la copertina del fascicolo riportando in maniera riconoscibile: le generalità complete del ricorrente o dei ricorrenti; i nomi dei difensori di fiducia o d’ufficio; l’oggetto dei ricorsi, indispensabile affinché la cancelleria della Corte possa selezionare quelli da decidere con urgenza e quelli da registrare con priorità; il titolo e la data del commesso reato; il provvedimento impugnato, con l’indicazione del contenuto, dell’Autorità giudiziaria che l’ha emesso e della relativa data. La stessa Cassazione, poi, ha inviato una comunicazione agli avvocati ricordando, tra l’altro, che nel ricorso depositato vanno indicati Pec, fax e codice fiscale di tutti gli avvocati difensori, pena la sanzione pari all’aumento del 50% del contributo dovuto. Infine, i documenti che vanno spillati in una cartellina di studio e quelli che invece vanno presentati a parte. Gabriele Ventura