CASSAZIONE: Cassazione in breve (Il Sole 24 Ore)

IL SOLE 24 ORE

Cassazione in breve

Violenza in famiglia
Per reato sul lavoro serve la sudditanza
Schernire la propria dipendente per l’aspetto e l’incompetenza, tanto da crearle un problema psichico non basta a far scattare il reato di violenza in famiglia, se manca il nesso supremazia-soggezione tra datore e lavoratore. È stata così cancellata la condanna (articolo 572 del Codice penale) inflitta dai giudici di merito a una coppia di coniugi titolari di una ricevitoria. Nel caso esaminato non c’era una supremazia e una sudditanza, almeno psicologica. Potevano essere ipotizzabili altri reati: lesioni personali, minaccia, ingiuria, e violenza privata. E anche l’aggravante dell’abuso delle relazioni d’ufficio o di prestazione d’opera. Illeciti ormai non più perseguibili.

Corte di cassazione – Sezione VI penale – Sentenza 28 giugno 2016 n.26766

Consulenti tecnici
Perizia in ritardo? Scatta la condanna
Omissioni di atti d’ufficio per il consulente tecnico che ritarda di oltre un anno e sette mesi la consulenza tecnica. I giudici precisano che, ai fini dell’esclusione del dolo, è ininfluente il deposito prima di un cd con i dati catalogati, come lo è, visti i tempi eccessivamente lunghi, il ritardo nella ricezione della documentazione bancaria.

Corte di cassazione – Sezione IV penale – Sentenza 27 giugno 2016
n. 26589

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