CASSAZIONE: Il limite basso non scagiona il gestore della strada (Il Sole 24 Ore)

IL SOLE 24 ORE

 Il limite basso non scagiona il gestore della strada

La terza sezione civile della Cassazione “demolisce” una certezza dei gestori di strade e della giurisprudenza: il fatto che su un tratto poco sicuro basti fissare un limite di velocità bassissimo per scaricarsi da ogni responsabilità in caso d’incidente. La sentenza 15859/15, depositata ieri a chiusura di un giudizio iniziato nel 1992, ha ritenuto legittima l’interpretazione della Corte di appello di Catanzaro, che aveva affermato la responsabilità dell’Anas per la caduta di un’auto lungo una scarpata, nonostante il conducente avesse superato il limite di 30 km/h.

In sostanza, la Cassazione non ha riscontrato alcun vizio di motivazione nella sentenza di appello, che aveva considerato sia la velocità sia il limite, ma aveva ritenuto che la responsabilità del sinistro fosse interamente del gestore. Un convincimento dettato dalla presenza sull’asfalto di acqua e fango in gran quantità (dovuta a una fontana evidentemente fuori controllo) e dall’assenza sia di un segnale di pericolo sia di un guard-rail. A protezione del bordo della carreggiata verso la scarpata c’era solo un terrapieno, che secondo i giudici avrebbe ceduto anche solo con l’impatto a velocità moderata da parte di un veicolo leggero come un’auto. Maurizio Caprino

Foto del profilo di admin-oua

admin-oua