CASSAZIONE Operatori in allarme: diritto di difesa limitato (Italia Oggi)

ITALIA OGGI

Operatori in allarme: diritto di difesa limitato

La pronuncia della Cassazione sulla non cumulabilità dei termini di sospensione legati al periodo estivo e all’accertamento con adesione manda in allarme gli operatori.

Uncat, l’unione nazionale degli avvocati tributaristi, parla di «compressione del diritto di difesa» e di «preoccupante inversione di tendenza rispetto a principi consolidati in passato». Ieri è arrivata la schiarita del governo (si veda altro articolo in pagina), dopo che il Movimento 5 Stelle aveva chiesto di risolvere la questione mediante una norma di interpretazione autentica.

Ma fino a quando ciò non avverrà l’ordinanza n. 11632/2015, commentata su ItaliaOggi del 4 luglio scorso, non lascia dormire sonni tranquilli i professionisti.

«Questo cambio di rotta è preoccupante, perché potrebbe compromettere l’ammissibilità di migliaia di ricorsi pendenti», spiega a ItaliaOggi Bruno Lo Giudice, presidente Uncat, «auspichiamo che possa essere confermata l’interpretazione precedente. Oppure, qualora la giurisprudenza intendesse mantenere questa evoluzione di pensiero, sarebbe opportuno rimettere in termini i contribuenti, riconoscendo il principio di affidamento e buona fede».

Hanno chiesto una soluzione normativa, invece, i deputati del M5S che in question time hanno chiamato il governo a fornire una risposta. Magari sfruttando il «treno» del dlgs di riordino del contenzioso tributario, approvato dal consiglio dei ministri in prima lettura lo scorso 27 giugno e ora alle camere per i pareri delle commissioni.

«Il nuovo orientamento creerebbe anche un doppio binario di dubbia legittimità», continua Lo Giudice, «pensiamo a due contribuenti che abbiano ricevuto in questi giorni due avvisi di accertamento. Chi presenta istanza di adesione a fine settembre, cioè poco prima dello spirare del termine ordinario per il ricorso, beneficia della sospensione di ulteriori 90 giorni (cioè fino a fine dicembre). Chi invece presenta l’istanza nel mese di luglio non avrebbe diritto alla sospensione e dovrà presentare ricorso entro fine novembre. Ci sarebbe disparità di trattamento, oltre che calcoli cervellotici con il rischio di sbagliare. L’apertura del ministero in question time è un buon auspicio affinché il problema possa essere risolto una volta per tutte in via legislativa».

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