COMUNICATO STAMPA
TURCHIA, DALL’AVVOCATURA ITALIANA CONDANNA PER I TRAGICI FATTI DI QUESTI GIORNI: NO ALLA REPRESSIONE E ALLA VIOLAZIONE DEI DIRITTI CIVILI
MIRELLA CASIELLO, PRESIDENTE OUA: “AL CONGRESSO NAZIONALE FORENSE DI RIMINI (6-8 ottobre) DAREMO VOCE ALL’AVVOCATURA TURCA, UNA TRIBUNA PER I DIRITTI CIVILI: SI RISPETTINO LE REGOLE DEMOCRATICHE, GIÙ LE MANI DAGLI AVVOCATI E DAI MAGISTRATI”
L’Organismo Unitario Avvocatura condanna decisamente il tentativo di colpo di stato in Turchia, ma allo stesso modo anche lo stravolgimento delle regole democratiche in corso in questi giorni nel Paese. Per il presidente Oua Mirella Casiello, “è inaccettabile la repressione feroce e immotivata contro avvocati, magistrati, esponenti del mondo accademico, membri delle opposizioni e, più in generale, l’attacco allo stato di diritto che colpisce indiscriminatamente i cittadini”.
“In questi giorni – continua il presidente Oua – si sta giocando sulla pelle di milioni di persone una partita difficile che ha conseguenze sui futuri equilibri in medio-oriente, sulla guerra al terrorismo, sul rapporto con l’Europa e la Russia e la Nato. Coscienti di questa drammatica realtà non possiamo che esprimere la nostra solidarietà al popolo turco e, in particolare, agli avvocati e giudici, vittime di arresti ingiustificati nel presente, ma anche nel passato recente”.
“L’Oua – conclude Casiello – sostiene ogni iniziativa di protesta a tutela dello stato di diritto e si fa promotrice di una grande mobilitazione in occasione del prossimo Congresso Nazionale dell’Avvocatura di Rimini (dal 6 all’8 ottobre). In tal senso, abbiamo ricevuto sostegno e sollecitazioni dai nostri delegati Oua dei diversi fori locali, da molti ordini territoriali e da importanti associazioni forensi come l’Anf.
Ma noi siamo già al lavoro, insieme al presidente dell’Ordine di Rimini, Giovanna Ollà, e coinvolgendo il responsabile della Commissione dei Diritti umani del Cnf, Francesco Caia, affinché la massima assise degli avvocati italiani possa essere una ‘tribuna per la democrazia’, per dare voce a chi difende la ‘libertà’, con la presenza di una delegazione di avvocati turchi con in testa il presidente della massima istituzione ordinistica”.
Roma, 21 luglio 2016