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Giustizia: Anai, cause condominio non vadano a giudici pace
Materia troppo complessa, si rischia aumento a dismisura appelli
(ANSA) – ROMA, 29 MAR – L’Associazione Nazionale Avvocati Italiani manifesta il “totale dissenso” all’attribuzione alla competenza esclusiva e funzionale del giudici di pace delle cause e dei procedimenti di volontaria giurisdizione in materia di condominio degli edifici. “L’errore principale è quello di considerare le cause condominiali di semplice trattazione con ciò ignorando che la materia, di recente riformata, riguarda anche questioni di grande valore e di notevole complessità” dichiara il presidente Maurizio De Tilla.
E per fare qualche esempio l’Anai cita “la individuazione e disciplina dei supercondomini, dei condomini parziali, dei consorzi, della multiproprietà, dell’intreccio tra condominio, comunione e servitù prediali”. “Non poche sono, inoltre – fa notare ancora l’associazione – le questioni di difficile trattazione sui beni comuni, sull’uso e sulle innovazioni. E a volte le questioni condominiali riguardano lavori anche superiori ad un milione di euro con perizie da affidare ad esperti”.
Sulla materia condominiale inoltre sono “molteplici” i conflitti della giurisprudenza, tant’è che sono “più volte intervenute le Sezioni Unite della Cassazione”.
Nessun dubbio su quale sarà il risultato della novità che si prospetta: “aumenteranno a dismisura gli appelli”, sostiene l’Anai, convinta che la materia richieda “una specializzazione che non può certamente chiedersi alla preparazione di giudici di Pace”. Anche perchè “dopo l’improvviso smantellamento effettuato con la revisione della geografia giudiziaria, gli uffici dei giudici di pace funzionano sempre con maggiore difficoltà. Non c’è il processo telematico e i decreti ingiuntivi vengono presentati con modalità cartacea. Trascorre fino ad un anno per ottenerne la emissione”. “Invece che potenziare la giustizia, – osserva De Tilla – sembra che al legislatore interessi solo la rottamazione e/o la macellazione delle controversie”. (ANSA).