LA STAMPA
I furti e le rapine esclusi dai processi più rapidi
Tempi più veloci per la corruzione, ma niente priorità per i reati predatori
ROMA. È il giorno del ripensamento, per il cosiddetto Lodo Falanga. Finalmente il testo del ddl è disponibile e di colpo gli entusiasmi si sono raffreddati. Già, perché l`idea di velocizzare i processi contro i reati di corruzione piace a tutti. Ma siccome sono troppe le tipologie di processi che avrebbero la corsia preferenziale, non si eviterebbe l`intasamento e la mannaia della prescrizione.
Il governo mostra la massima cautela. «Per ora – dice il ministro della Giustizia, Andrea Orlando – ne ho letto sui giornali. Attendo il testo dell`emendamento per fare una valutazione. Siamo aperti a qualunque proposta che ci faccia fare dei passi avanti e ci aiuti a costruire una strada comune all`interno della maggioranza, anche se viene dall`esterno della maggioranza».
Il Guardasigilli si attende sempre una mediazione al Senato che permetta di superare il blocco sul punto dei tempi di prescrizione per la corruzione
e faccia ripartire la riforma. Resta il muro contro muro, però. Ncd insiste che
non è tollerabile un processo infinito. Il Pd vuole «un segnale» di severità e non pare disposto a buttare a mare l`emendamento Ferranti (che
aumenta di altri 6 anni la prescrizione per la corruzione) in cambio di una aleatoria corsia preferenziale. È eloquente al riguardo la battuta di David
Ermini, il responsabile Giustizia del Pd, renzianissimo: «Quelle corsie preferenziali dei tribunali del Lodo Falanga mi sembrano tanto le corsie
preferenziali degli autobus a Firenze, sempre intasate…».
Del problema è consapevole lo stesso senatore verdiniano, che scrive: «È chiaro che una dilatazione eccessiva delle priorità finirebbe per contraddire
le stesse ragioni della loro esistenza». C`è da sapere infatti che godono di priorità nella fissazione dei dibattimenti i processi per mafia e terrorismo;
quelli con imputati detenuti; quelli da celebrare con rito direttissimo; quelli per violenza sessuale, stalking e maltrattamenti in famiglia; per le
morti sul lavoro; per violazione alle norme in materia di circolazione stradale; per i reati collegati all`immigrazione clandestina. Infine tutti i processi
che vengono puniti con pena superiore nel massimo a 4 anni, ovvero i cosiddetti reati di allarme sociale. E peraltro la corruzione già vi rientrerebbe.
Falanga prevede di scacciare dalla corsia preferenziale i reati predatori e quelli collegati all`immigrazione clandestina per fare spazio ai procedimenti
per corruzione. Insorge allora il senatore Carlo Giovanardi, del gruppo Idea: «Ma cossi facendo, cioè togliendo la priorità di trattazione ai reati
che destano più allarme sociale, come ad esempio il favoreggiamento
e lo sfruttamento della immigrazione clandestina, la rapina non aggravata, il
furto in appartamento, eccetera, il Lodo Falanga è un disastro». È d`accordo, per paradosso, anche Donatella Ferranti, Pd: «Vuole togliere la priorità ai reati predatori, tipo l`usura o la rapina semplice… Ma che è impazzito?».
FRANCESCO GRIGNETTI