CSM: Csm, asse laici Pd-Sel-Sc-M5S per disinnescare i membri togati (Il Messaggero)

IL MESSAGGERO

 

Csm, asse laici Pd-Sel-Sc-M5S per disinnescare i membri togati

LA MAGISTRATURA

ROMA Se l`ambientazione fosse il Parlamento sembrerebbe un`ipotesi
di fantascienza, almeno allo stato dei rapporti tra i partiti: un` alleanza strategica tra il Pd, Sel e il Movimento Cinque Stelle. Accade invece in un Palazzo che dovrebbe essere un po` più lontano dalla politica,
il Consiglio superiore della magistratura.

Qui i componenti laici eletti dalle Camere su proposta del Pd (Giuseppe
Fanfani), di Sel (Paola Balducci), di Scelta Civica (Renato Balduzzi) e del Movimento di Beppe Grillo (Alessio Zaccaria) dopo mesi di confronto e dopo aver constatato che su tanti temi – compreso il terreno scivoloso dei rapporti
tra politica e giustizia- le loro posizioni sono tutt`altro che lontane, hanno deciso di marciare insieme.

L`obiettivo primario è certamente contare di più in un`istituzione dove
i consiglieri togati, cioè i magistrati eletti dai loro stessi colleghi e organizzati per correnti, costituiscono la netta maggioranza: sono 16, il doppio dei laici. E ieri Fanfani, Balducci, Balduzzi e Zaccaria hanno reso plateale la loro volontà, votando per la prima volta insieme su una nomina, con una motivazione illustrata da uno solo di loro a nome di tutti.

Si trattava di scegliere un nuovo presidente di sezione al tribunale di Bari: il candidato sostenuto dal gruppo, Enrico Di Dedda, non ce l`ha fatta per un soffio, con 12 voti contro i 13 andati alla sua concorrente Rosa Calia Di Pinto. Ma proprio questi numeri sono stati interpretati come un segnale incoraggiante per l`alleanza appena siglata.

 

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