IL FATTO QUOTIDIANO
Csm, Canzio si ribella: “Nomine incoerenti”
Protesta eccellente al Csm per la nomina al Csm per la nomina di 25 giudici di Cassazione, votati a larga maggioranza.
Il primo presidente della Suprema Corte Giovanni Canzio (membro di diritto
del Csm), costretto ad astenersi per il suo ruolo, non le ha mandate a dire sui criteri di scelta. E non è una cosa di tutti i giorni. “Segnalo l`insoddisfazione
dell`intera Corte di cassazione”. Richiama l`appello dell`Anm al Csm perché
“tenga conto delle specializzazioni professionali necessarie” e ricorda che
la Cassazione ha fatto sapere le proprie esigenze: niente giudici lavoristi
perché sono a regime pieno, servono, in egual misura, civilisti e penalisti. Invece, ha denunciato Canzio, nella proposta di maggioranza, illustrata dal
presidente della competente Terza commissione Luca Forteleoni, di Magistratura Indipendente, la corrente di destra, “non si è tenuto conto di questa esigenza” perché su 25 candidati, 20 sono civilisti, di cui 7 “addirittura” lavoristi, mentre i penalisti sono “soltanto 5″. Ed ecco la
bocciatura: “Sono profili in contrasto e incoerenti rispetto alla metodologia
di arruolamento” per la Cassazione. Cioè la Terza commissione, dice Canzio, nelle sue proposte al plenum, dovrebbe tenere conto in maniera prevalente delle valutazioni della commissione tecnica, istituita al Csm per legge.
Invece, ha detto il presidente, “ci sono ottimi che non vengono considerati,
eccellenti che non vengono considerati, buoni che divengono bravissimi”.
Stessi concetti ribaditi dal relatore di minoranza Nicola Clivio, togato di Area,
la corrente di sinistra, che, in questa partita, in cui ha tenuto più conto delle valutazioni della commissione ad hoc, è rimasta isolata.
Citando il collega laico di Forza Italia Pierantonio Zanettin, avvocato
veneto, Clivo spiega: “Se va da un imprenditore vicentino a raccontare che
noi abbiamo mandato in Cassazione un collega che non ha scritto una sentenza in vita sua (un pm, ndr) gli ridono in faccia”». ANTONELLA MASCALI