CSM: Orlando: riforma Csm, il testo entro l’anno (Il Sole 24 Ore)

IL SOLE 24 ORE

 

Orlando: riforma Csm, il testo entro l’anno

 

Diciannove bandierine a quadretti bianchi e neri ad indicare altrettanti traguardi raggiunti in un anno di governo della giustizia, dal civile all’anticorruzione, dal carcere all’organizzazione degli uffici. Un «percorso» cominciato a giugno 2014, non senza «ironie» e «scetticismi», che «solo oggi rivela la sua organicità», dice il ministro della Giustizia Andrea Orlando in una conferenza stampa indetta per «rendere conto» del lavoro svolto, che sta già producendo risultati ma che ancora non si è concluso. In pista ci sono misure importanti come la riforma del processo penale, della prescrizione, del processo civile, delle intercettazioni, della magistratura onoraria e del Csm. «Nessun trionfalismo ma soddisfazione, quella sì» dice Orlando riferendosi a questo lavoro. Quanto al futuro, dà appuntamento all’«autunno» per l’impianto della riforma del Csm e «a fine anno» per il testo definitivo; sulla prescrizione, assicura che c’è accordo nella maggioranza sulla «specificità» dei reati di corruzione e sulla necessità di «allungare i termini attuali» (in parte già fatto con la legge anticorruzione), per cui «si sta ragionando solo sul quanto»; per le intercettazioni conferma che non ci sarà alcuno stralcio della delega contenuta nel ddl sul processo penale, visto che questo provvedimento «non si è impantanato» ma andrà in Aula «prima dell’estate», per cui, appena approvato dalla Camera, il governo comincerà l’attività istruttoria per l’esercizio della delega sulla pubblicabilità degli ascolti; sul falso in bilancio, infine, esclude modifiche sulla base dell’unica sentenza pronunciata dalla Cassazione, a meno che non si consolidi quell’orientamento.

Il report confezionato dallo staff del ministro è ricco di dati che dimostrano come le misure adottate nel civile e sul carcere abbiano consentito di uscire dall’emergenza, il che adesso consentirà, ha detto Orlando, di affrontare l’ordinario. L’arretrato civile è sceso sotto i 5 milioni di cause che si stima scenderanno a 4,5 milioni a fine 2015; negli ultimi 12 mesi sono stati 13 milioni 743mila gli atti telematici prodotti; i detenuti sono scesi da 62.536 di fine 2013 a 52.706 e le misure alternative sono passate da 29.747 a 31.404

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