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Ddl Concorrenza: si vuole togliere il danno morale dall’indennizzo di un incidente
Le associazioni dei consumatori sono letteralmente sul piede di guerra: infatti il danno morale potrebbe essere escluso dagli indennizzi di un incidente, dagli emendamenti del Ddl Concorrenza.
Ma non solo i consumatori: anche gli avvocati si ribellano, perché non includere il danno morale significa andare a togliere un diritto a chi paga per essere protetto.
Ma chi ha avuto l’idea di andare a fare questa modifica? Ce l’ha avuto il Senatore Scalia, in forza al Pd: e in molti lamentano il fatto che questa decisione con la concorrenza non ha nulla a che fare. Si tratterebbe invece di un bel regalo alle compagnie assicurative, che dovrebbero dare meno soldi alle vittime degli incidenti.
Perché diciamocelo: non sembrano affatto in perdita le assicurazioni, con i miliardi di euro guadagnati negli ultimi anni, nonostante la presenza del risarcimento del danno morale. La vera rivoluzione della concorrenza, invece, non è questa, ma potrebbe essere ad esempio la portabilità, come succede in Francia.
Di cosa si tratta? In ogni momento gli automobilisti possono cambiare polizza se ne trovano una economicamente più conveniente. E questo ha decisamente cambiato la musica, oltralpe.
C’è il sospetto quindi che la potente lobby delle assicurazioni stia cercando di danneggiare i diritti delle vittime degli incidenti stradali: e anche l’Associazione Nazionale Esperti di Infortunistica Stradale (ANEIS) si dice contrariata e prova a lanciare un appello ai senatori.
Infatti, se passa questo emendamento, in presenza di un danno biologico, ci sarà un unico risarcimento sia per quanto riguarda i danni fisici che per i danni morali.
In questo modo si va a violare l’art. 138 del Codice delle Assicurazioni Private, che prevede invece che il risarcimento debba essere integrale quindi comprensivo anche del danno morale.
Grazie a questo emendamento, le assicurazioni guadagnerebbero 1 miliardo. Come se ne avessero bisogno.