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Ddl concorrenza, stallo in commissione: slitta approdo in Aula
Nuovo stallo in commissione Industria del Senato sul ddl concorrenza. È ormai certo che martedì prossimo salterà l’approdo in Aula del provvedimento, almeno fino a «giovedì». A riferirlo sono stati i due relatori del provvedimento in commissione Industria del Senato, Luigi Marino (Ap) e Salvatore Tomaselli (Pd), che comunque hanno confermato di aver ormai terminato il loro lavoro in commissione e di essere pronti a licenziare il testo per l’Aula entro al massimo due sedute. Per Marino «è assolutamente impensabile e impossibile che il Ddl arrivi in Aula martedì 12», come attualmente programmato, e Tomaselli ha aggiunto che è «difficile che il provvedimento sarà in Aula la prossima settimana» anche se non «è ancora escluso che possa esserne avviato l’esame giovedì prossimo».
Stop commissione Bilancio a 3 modifiche relatori
Il problema che ha tenuto fermo il provvedimento per quasi due settimane è stata la mancanza dei pareri da parte della commissione Bilancio del Senato (impegnata anche su altri fronti) che ha esaminato l’ultima tranche di proposte dei relatori. In serata la Bilancio ha espresso parere contrario su tre delle ultime modifiche proposte al Ddl Concorrenza da parte dei relatori del provvedimento, Salvatore Tomaselli (Pd) e Luigi Marino (Ap). A saltare per ora, per mancanza di coperture, sarebbero infatti sia le due deleghe al governo su Ncc e Uber e sull’obbligo di scatole nere, sia il piano nazionale di logistica. Per quanto riguarda invece le modifiche ai sistemi di distribuzione chiusi e integrati verticalmente, alle norme in materia ambientale, alla soppressione della Cassa Conguaglio Gpl e al leasing immobiliare, la commissione Bilancio del Senato ha sospeso il proprio parere. Intanto, la commissione Industria si rivedrà domani mattina alle 9 per riprendere l’esame del provvedimento.
In ritardo il parere della Bilancio
«Ci muoveremo chiedendo alla commissione Bilancio di rivedere i pareri espressi alla luce delle relazioni tecniche che il governo speriamo appronti al piùpresto». Così Luigi Marino (Ap) ha commentato la bocciatura. Per il momento quindi, i relatori non hanno intenzione di rivedere le modifiche respinte. «Tutti dicono che il ritardo del Ddl Concorrenza sia dovuto alle pressioni delle lobby, quando in realtà la mano destra non sa cosa fa la sinistra – ha chiosato stamattina Marino – parte del governo dice che deve essere approvato entro luglio, mentre un’altra parte lo mette dietro ad altri provvedimenti, con il braccio operativo della commissione Bilancio del Senato. Rispetto a quando diamo i testi, il ritardo della Bilancio è imbarazzante: mettendo in fila l’attesa dei pareri viene fuori un ritardo di 3-4 mesi».
Anche oggi quindi i lavori della commissione Industria del Senato sul ddl Concorrenza sono rimasti fermi in attesa dei pareri. Ma anche nel caso di disco verde della Bilancio oggi, ha concluso Tomaselli, la commissione Industria avrebbe bisogno sia di domani che di martedì per poter dare disco verde.
I nodi da sciogliere
I nodi ancora da sciogliere sono quelli che riguardano principalmente gli ultimi emendamenti presentati dai relatori e quindi: deleghe al governo sulle scatole nere delle automobili e sulla regolamentazione di Uber ed Ncc, semplificazione delle procedure relative agli impianti di produzione di energia da fonterinnovabile e la creazione di un piano nazionale per la logistica. Solo ieri, poi, i relatori hanno presentato una riformulazione di un loro stesso emendamento sul leasing immobiliare.
Mucchetti preannuncia lettera a Tonini
In commissione Industria, intanto, il presidente Massimo Mucchetti (Pd) ha preannunciato una lettera al suo ‘omologo’ della commissione Bilancio, Giorgio Tonini (Pd), per cercare di sbloccare lo stallo.