ITALIA OGGI
Ddl concorrenza, ufficiale la sospensione dell’iter
Ddl concorrenza ufficialmente in stand by dopo le dimissioni del ministro dello sviluppo economico Federica Guidi. «Credo che una pausa di rispetto nei confronti del nuovo ministro, chiunque sarà, sia doverosa. Immaginiamo e ci auguriamo che questa sia il più breve possibile anche perché il provvedimento ormai è agli sgoccioli».
Con queste parole Salvatore Tomaselli (Pd), relatore al ddl insieme a Luigi Marino (Ap-Ncd), hanno annunciato ieri un nuovo stop al provvedimento in esame in commissione industria del senato. Il ddl concorrenza, ormai in discussione in parlamento da oltre un anno, rischia di arenarsi definitivamente dopo le dimissioni della numero uno del Mise. In base a quanto risulta a ItaliaOggi, infatti, il sottosegretario al Mise Antonio Gentile non vorrebbe portar avanti il provvedimento fino a nuova nomina da parte del premier Matteo Renzi mentre, il viceministro Teresa Bellanova, se ne occuperebbe solo nel caso in cui fosse promossa a capo del dicastero. Inoltre la vicenda del ministro Guidi avrebbe evitato le dimissioni di Luigi Marino dal ruolo di relatore del provvedimento ipotesi che era stata ventilata dopo gli ultimi confronti avuti con l’ormai ex titolare dello sviluppo economico. Pesano, però, le parole pronunciate nei giorni scorsi dal presidente della commissione industria, Massimo Mucchetti (Pd), il quale ha evidenziato come, nel testo in esame, sia previsto il superamento del servizio di maggior tutela per le bollette elettriche «in maniera tale da favorire l’Enel e danneggiare i consumatori». Quest’ultima, infatti, avrebbe accordi di fornitura con la Ducati energia, cioè l’azienda di proprietà della famiglia dell’ex ministro e per tali ragioni la commissione industria, in caso di ripresa dei lavori sul ddl, sarebbe propensa a una revisione completa del testo allungando ulteriormente i tempi di una sua approvazione. Pasquale Quaranta