DDL CONCORRENZA: Delega per regolare taxi, Ncc e Uber (Il Sole 24 Ore)

IL SOLE 24 ORE
Ddl Concorrenza. L’esame riprenderà dopo le elezioni
Delega per regolare taxi, Ncc e Uber
ROMA. Il cammino del disegno di legge concorrenza al Senato è ripreso con poche novità e i lavori si fermano ancora fino alle elezioni amministrative: i temi più controversi – dai notai alle farmacie – si decideranno solo dopo il voto. Ieri i relatori – Salvatore Tomaselli (Pd) e Luigi Marino (Ap) – hanno presentato un emendamento che contiene la delega al governo per disciplinare il settore degli «autoservizi pubblici non di linea», come taxi, noleggio con conducente ma anche nuove piattaforme basate sulle «app» come Uber. È invece stato rinviato l’emendamento sulla delega a introdurre l’obbligo di scatola nera su tutte le auto, tema oggetto di divergenze tra i ministeri competenti (Mit e Mise).
Tra i criteri della delega su taxi e Ncc, «adeguare l’offerta di servizi ai più moderni standard tecnologici» e «regolare la concorrenza e stimolare più elevati standard qualitativi». Il governo dovrà adottare il decreto legislativo entro 12 mesi dall’ entrata in vigore della legge Concorrenza, su proposta dei ministri delle Infrastrutture e dello Sviluppo, previo parere della conferenza unificata. «L’obiettivo – dice Tomaselli – è una legislazione più moderna per i trasporti, in cui devono coesistere diversi tipi di imprese di servizi». Prima di decidere per la delega, si era andati vicini ad aprire il mercato a Uber (limitatamente al servizio di fascia alta) tramite emendamento. A un passo dal voto, e alla vigilia di uno sciopero minacciato dai tassisti per lo scorso 18 marzo, ci fu però la retromarcia sancita da un incontro tra i ministri Delrio, Boschi e Guidi.
Nella seduta di ieri, poi, la commissione Industria ha approvato un emendamento, anche questo a firma dei relatori, che impone alle società di call center che delocalizzano in Paesi extra Ue di comunicarlo al ministero del Lavoro e all’Ispettorato nazionale del lavoro, indicando i lavoratori coinvolti, «almeno 120 giorni prima». Tra le poche norme approvate invece martedì, si segnala quella che fissa al 10 giugno 2017 lo stop dell’esclusiva di Poste sull’invio di atti giudiziari e multe (bocciati gli emendamenti che chiedevano un anticipo). C.Fo.

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