LA REPUBBLICA – Affari e Finanza
La liberalizzazione a metà notai, avvocati e farmacisti tanti progetti in parcheggio
IL DDL SULLA CONCORRENZA ANDRÀ ALL’APPROVAZIONE DOPO PASQUA. SIAMO ORMAI AI RITOCCHI. IPER PROTETTI RESTANO AEROPORTI E PORTI SANITÀ E TAXI. “ASSENTI MISURE DI DIFESA DELLE PMI” DICE L’ECONOMISTA SAPELLI
Milano. Ci siamo, o quasi. Salvo imprevisti, il ddl sulla concorrenza, dopo un lungo ed estenuante iter nella Commissione Industria del Senato, approderà nell’aula di Palazzo Madama subito dopo Pasqua. Rispetto al testo originale, quello per intenderci che il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi definì “un importante traguardo”, sono cambiate molte cose in corso d’opera. E purtroppo non tutte in meglio. Altre ancora ne cambieranno entro la fine di questa settimana.
Infatti, è corposo l’elenco dei progetti ambiziosi contenuti inizialmente nel ddl ma poi “accantonati” per strada, ossia “parcheggiati” per un eventuale recupero. Fra questi figurano, ad esempio, la possibilità di evitare l’atto notarile per la vendita di garage e box di valore inferiore ai 100mila euro.
Così come tutta la partita sulle professioni che, nonostante i facili entusiasmi della prima ora, sono state solo parzialmente toccate dal provvedimento: emblematica, in questo senso, la decisione di non intervenire sulle barriere di ingresso alla professione dei notai. Barriere che restano il più delle volte invalicabili per i nuovi entranti. Si deciderà, invece, in questi giorni sia la controversia sulle procedure digitali senza bisogno di un atto notarile sia quella più spinosa relativa alla possibilità di costituire una Srl semplificata senza l’intervento del notaio. L’effetto immediato è un risparmio di spesa per chi intenda avviare un’attività economica in questa forma, così incentivando l’avvio di nuove imprese.
Anche per quanto riguarda gli avvocati, il provvedimento ha inciso per il momento solo parzialmente permettendo ai non professionisti di possedere quote fino a un terzo del capitale degli studi legali.
E ancora: nel settore delle farmacie, la legge si è limitata a rimuovere una serie di paletti che riguardano i requisiti obbligatori e le incompatibilità dei soci, lo status legale delle società e la distribuzione geografica e numerica.
Ma, nel complesso, ha lasciato il settore sostanzialmente regolato. Come se non bastasse, ci sono tanti altri comparti che la legge sulla concorrenza mantiene di fatto iper protetti: le frequenze radiofoniche, il comparto della sanità, quello delle centrali idroelettriche, il trasporto pubblico, porti e aeroporti, il settore dei taxi. Proprio su quest’ultimo punto, lascia perplessi la decisione del governo di far slittare la regolamentazione di Uber, la compagnia in stridente contrasto con i tassisti regolari. Sono stati, inoltre, tutti bocciati dalla Commissione Industria del Senato gli emendamenti al ddl su farmaci di fascia C (ovvero farmaci prescritti da ricetta medica ma interamente a carico del cittadino), sancendo di fatto la vittoria di Farmaindustria che ha in questo modo tutelato il “monopolio” delle farmacie tradizionali. Bocciati, causa inammissibilità, anche gli emendamenti che avrebbero consentito ai farmacisti non titolari di ottenere una sede vacante mediante semplice domanda anziché tramite concorso, e quelli che tramite una tantum o revisione dei parametri miravano a irrobustire le indennità riconosciute alle farmacie rurali (scartati per gli effetti che avrebbero comportato sulle finanze pubbliche).
Nel contempo, è stato ufficializzato lo slittamento al 1° gennaio 2018 della fine del libero mercato tutelato dell’energia. Guardando però tra le righe del ddl, risulta che l’esame dei 50 articoli del testo ha apportato qualche modifica. Tra le principali c’è senza dubbio quella che prevede un aumento del potere dell’Autorità Antitrust. Cambieranno, infatti, le soglie di fatturato al di sopra delle quali scatta l’obbligo di comunicazione all’Autorità: la soglia di fatturato totale realizzato in Italia scende da 49 a 30 milioni.
Altre novità riguardano gli sconti per le assicurazioni Rc auto: scatterà un obbligo di sconto per le tariffe applicate agli automobilisti che si doteranno di una scatola nera o meccanismi contro la guida in stato di ebbrezza. Diversamente da quanto definito in precedenza, a decidere l’entità di tali sconti non sarà l’autorità preposta, l’Ivass, bensì saranno quantificati dalle compagnie assicurative stesse sulla base di un regolamento approvato dalla stessa Ivass.
Il mancato rispetto di tale regolamento sarà punito con multe fino a 80mila euro. «In verità, il vulnus di questo provvedimento, più che la mancata liberalizzazione delle categorie degli avvocati e dei notai, è rappresentato dalla totale assenza di misure di politica economica in difesa delle Pmi, che rappresentano il vero polmone produttivo del nostro Paese», osserva Giulio Sapelli, economista e manager di lungo corso. Il quale dà forza alla sua tesi sostenendo che «la maggior parte delle misure economiche adottate dai paesi più evoluti hanno assunto una deriva di stampo neo-protezionistico. Ci sarà un perché?». «Quindi, sono convinto — conclude ancora l’economista — che in questo momento storico in alcuni settori c’è bisogno di consolidamento più che di concorrenza. La deregulation sugli appalti pubblici docet, non a caso oggi il governo sta facendo marcia indietro per arginare la regola assurda dei massimi ribassi». Vito de Ceglia