IL SOLE 24 ORE
Legge concorrenza, accordo sui tempi
Calenda riapre il dossier sul Ddl: il voto riparte la prossima settimana ma i nodi solo dopo le comunali
ROMA. La Commissione europea si dice delusa dalle nostre politiche per la concorrenza (e non è la prima volta) e in Parlamento si prova a far ripartire la legge annuale. Ieri Carlo Calenda, ministro dello Sviluppo economico, insieme al sottosegretario Antonio Gentile ha incontrato i relatori del provvedimento in Senato – Salvatore Tomaselli (Pd) e Luigi Marino (Ap) – dando finalmente la linea del governo dopo oltre 40 giorni di silenzio assoluto sul tema seguito alle dimissioni dell’ex ministro Federica Guidi. «Dobbiamo andare veloci e chiuderlo non al ribasso» commenta Calenda che ha comunque escluso l’inserimento di nuovi temi nell’attuale testo. Dal governo arriva dunque un segnale chiaro sull’importanza attribuita alla legge, a maggior ragione dopo il severo giudizio della Commissione formalizzato mercoledì: «Sono stati fatti progressi limitati nel promuovere la competizione nei servizi. La legge annuale 2015 è ancora in discussione in Parlamento e una serie di misure, ad esempio sulle professioni, è stata indebolita durante l’iter». Calenda auspica a questo punto un’approvazione definitiva del testo prima della pausa estiva delle Camere. Si andrebbe comunque oltre l’obiettivo che era stato indicato dal governo nel Def-Pnr – chiusura entro giugno – ma il laborioso cambio della guardia al ministero ha sicuramente inciso sulla tabella di marcia.
Il nuovo percorso concordato da governo e maggioranza prevede la ripresa delle votazioni in commissione Industria la prossima settimana, quando saranno presentati anche gli ultimi emendamenti dei relatori, incentrati sulla delega al governo per l’obbligo della scatola nera sulle auto e la regolamentazione del tema taxi-Uber. Poi i lavori delle Camere si fermeranno per una settimana in vista delle amministrative e solo dopo le elezioni – conferma Tomaselli al termine dell’incontro – si affronteranno i nodi politici più delicati.
Il tema più controverso resta quello dell’articolo 44 relativo alla possibilità per le srl semplificate di essere costituite attraverso scrittura privata quindi facendo a meno della firma dei notai. Sul destino di questa norma potrebbero pesare le preoccupazioni espresse in audizione da Franco Roberti, procuratore nazionale antimafia. Ma non è tutto. Perché a dopo le elezioni sono rinviate anche le votazioni sull’ingresso di società di capitali nelle farmacie – si prevede di smussare la misura attraverso dei tetti antitrust – e la contestata questione “Booking-Expedia”. Su quest’ultimo punto – cioè la possibilità per gli alberghi presenti su piattaforme online di offrire le stesse stanze a un prezzo ribassato sui propri siti – il governo si rimetterà al voto della commissione ed è a questo punto probabile che la norma passi senza modifiche. L’opportunità “politica” sposta a dopo il voto anche la delicata riforma delle tabelle Rc auto per il risarcimento da macrolesioni nel caso di incidenti. Sembra ormai tramontare, infine, l’anticipo dell’abolizione dell’area di riserva delle Poste sulla notifica di atti giudiziari e multe, attualmente fissata a giugno 2017. Carmine Fotina
NOTAI
Le srl semplificate attraverso la scrittura privata
Il tema più controverso resta l’articolo 44 sui notai e la possibilità per le srl semplificate di essere costituite attraverso scrittura privata, quindi facendo a meno della loro firma. Sulle scelte finali potrebbero pesare le preoccupazioni espresse in audizione da Franco Roberti, procuratore nazionale antimafia, sui rischi di questa misura e dell’articolo 45, che consente la scrittura privata e l’atto firmato in forma digitale per i trasferimenti di quote all’interno di queste società
FARMACIE
I tetti antitrust per le società di capitali nelle farmacie
A dopo le elezioni sono rinviate anche le votazioni sull’ingresso di società di capitali nelle farmacie: si prevede di smussare la misura attraverso dei tetti antitrust. Un’ipotesi emersa nei mesi scorsi in commissione è che le farmacie possano essere di proprietà di società di capitali al 100% ma con un tetto al numero di esercizi che la singola società può possedere sul territorio regionale
BOOKING
I prezzi ribassati per hotel su piattaforme online
Sempre in ambito di concorrenza nei servizi, a dopo le elezioni sono rinviate le votazioni sulla la contestata questione “Booking-Expedia”. Su quest’ultimo punto – cioè la possibilità per gli alberghi presenti su piattaforme online di offrire le stesse stanze a un prezzo ribassato sui propri siti – il governo si rimetterà al voto della commissione ed è a questo punto probabile che la norma passi senza modifiche