IL SOLE 24 ORE
Ddl concorrenza. Definite le regole base del contratto: perde l’immobile chi non versa i canoni
Non paghi sei rate? Stop al leasing
I notai potranno aprire una seconda sede «in qualunque comune» della stessa regione in cui hanno stabilito la prima, ovvero «della corte d’appello in cui si trova la sede, se tale distretto comprende più regioni». Questa una delle ultime novità contenuta in un pacchetto di 7 emendamenti (a cui se ne aggiungono due del Governo con semplificazioni nel settore notarile) al Ddl concorrenza, presentato dai relatori Salvatore Tomaselli (Pd) e Luigi Marino (Ap) in commissione Industria al Senato dopo una riunione ieri con i ministri Guidi (Sviluppo economico) e Boschi (Rapporti con il Parlamento). Si prevede inoltre che siano permesse associazioni di notai, aventi sede in qualsiasi comune della regione in cui già operano: «Questa misura va a vantaggio del mercato e dei consumatori e introduce flessibilità nella categoria», avverte Tomaselli. Che prevede tempi stretti per chiudere il Ddl in commissione («prima di Pasqua»). Gli altri emendamenti intervengono sul fronte dell’energia (semplificando le autorizzazioni per gli impianti domestici di fonte rinnovabili ed estendendo la clausola di “close-out netting” prevista nei prodotti energetici all’ingrosso), sui call center (che avranno meno obllighi se non delocalizzano fuori dall’Ue), sul leasing finanziario (prevista la perdita dell’immobile dopo il mancato pagamento di sei canoni mensili) e sull’esercizio dell’attività odontoiatrica in strutture sanitarie. Prevista infine la soppressione del Consorzio infomercati.
Nella riunione di ieri sono stati affrontati anche alcuni dei nodi del Ddl: dalle Srl semplificate che non avranno più bisogno del notaio (servirà però la firma digitale) all’ingresso delle società di capitale nelle farmacie (si punta a introdurre un presidio antitrust per evitare ologipoli) fino al booking degli hotel che dovrebbe rimanere nella versione della Camera. Infine sul tema caldissimo di Taxi e Ncc il Governo fa sapere che sarà affrontato con una legge delega ad hoc e non più nel Ddl. Mar. B.