DDL CONCORRENZA: Nuovo stop: Ddl in aula solo a settembre (Il Sole 24 Ore)

IL SOLE 24 ORE
Al Senato. Anche l’ok in commissione Industria slitta alla prossima settimana
Concorrenza, nuovo stop: Ddl in aula solo a settembre
A oltre 500 giorni dal suo varo in consiglio dei ministri – il lontano 20 febbraio dell’anno scorso – il Ddl sulla concorrenza incassa l’ennesimo rinvio: non arriverà in aula al Senato prima del mese di settembre e anche l’ok della commissione Industria, previsto per questi giorni, è slittato almeno alla prossima settimana. Eppure, dopo il via libera della Camera che risale al 7 ottobre del 2015 (dove dovrà tornare), sembrava che il traguardo a Palazzo Madama per un Ddl comunque ridimensionato rispetto agli obiettivi ambiziosi della partenza fosse ormai a portata di mano. E invece si è di nuovo allontanato. Alla base di questo ennesimo stop c’è ufficialmente il calendario dell’assemblea, in cui si dà la priorità ai decreti e ad altri provvedimenti che sono già in anticamera. La stessa commissione Industria oggi deve dare la precedenza al decreto Ilva, che andrà in aula martedì prossimo. Ma a rallentare il cammino ci sono senza dubbio anche le nuove fibrillazioni nella maggioranza in Senato alle prese con le dimissioni di Renato Schifani da capogruppo di Area popolare (su cui si vedano altri articoli a pagina 23). L’obiettivo di approvare il Ddl entro il 30 giugno come previsto dal Programma nazionale di riforma è dunque abbondantemente superato. Né i richiami prima della Commissione Ue e più recentemente del Fondo monetario internazionale a rimettersi in carreggiata sulle liberalizzazioni (il Fmi calcola che i settori regolati pesano per circa il 30% del Pil italiano) hanno sortito effetto. Neanche il cambio di guardia al ministero dello Sviluppo economico con l’arrivo al posto di Federica Guidi di Carlo Calenda – che aveva chiesto a maggio scorso di «procedere veloci senza compromessi al ribasso» – non sembra al momento aver cambiato le sorti del Ddl. Che va detto è comunque lungo e complesso (52 articoli) con un certo numero di emendamenti in ballo e su cui non c’è l’intenzione di porre la fiducia. Lo stop riguarda anche i lavori della commissione Industria dove, nonostante i relatori stiano da più giorni ripetendo di essere pronti a chiudere, le votazioni sono bloccate dalla mancanza degli indispensabili pareri della commissione Bilancio. Che riguardano tra l’altro alcuni dei nodi principali rimasti in sospeso. E cioè le due deleghe al governo, quella sulla disciplina dei trasporti pubblici non di linea che dovrebbero regolare servizi come quelli offerti da Ncc e Uber e quella sull’introduzione dell’obbligo di installazione della “scatola nera” sui veicoli pubblici e privati con in ballo il delicato tema degli sconti sulla Rc auto.
Nei giorni scorsi la commissione Industria ha invece approvato un altro emendamento caldo: quello che di fatto apre le porte del “mercato” delle farmacie alle società di capitali che potranno controllare, direttamente o indirettamente, fino al 20% di tutte gli esercizi di ogni Regione o Provincia autonoma. Mentre tra le ultime modifiche c’è quella approvata martedì scorso, a firma di Massimo Mucchetti (Pd), che prevede obblighi di pubblicità su sovvenzioni e contributi dai 10mila euro in su erogati da Pa e società partecipate e ricevuti da associazioni e imprese. Ieri invece sono stati approvati solo degli ordini del giorno. Se ne riparla la prossima settimana. Con una sola certezza: il Ddl vedrà l’aula del Senato solo dopo l’estate.
Marzio Bartoloni

Sotto la lente
TRASPORTI
Nuove piattaforme su app
Tra i nodi in sospeso del Ddl concorrenza c’è la delega al governo per disciplinare gli «autoservizi pubblici non di linea», come taxi, noleggio con conducente e anche nuove piattaforme basate sulle «app» (come Uber): l’Esecutivo avrà 12 mesi per lavorare alla normativa dal varo della legge

SCONTI RC AUTO
Scatola nera e nodo sconti
Tema caldo in sospeso, nel campo delle assicurazioni, la delega al governo di 12 mesi per disporre l’installazione sui mezzi di trasporto pubblici e privati delle “scatole nere”, con in ballo il delicato tema degli sconti sulle assicurazioni Rc auto

FARMACIE
Apertura alle società di capitali
La commissione Industria ha superato uno scoglio approvando l’emendamento che di fatto apre le porte del “mercato” delle farmacie alle società di capitali che potranno controllare, direttamente o indirettamente, fino al 20% di tutte gli esercizi di ogni Regione o Provincia autonoma

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