IL MESSAGGERO
Pensioni delle toghe, Anm e opposizione contro il governo
LA POLEMICA
ROMA Come previsto lo scontro è aperto. Da una parte i magistrati, che chiedono un incontro urgente al ministro Andrea Orlando, dall`altro il governo. E se via Arenula, che non voleva il provvedimento varato da Palazzo Chigi, tace, dopo 24 ore di silenzio è una nota dell`Associazione nazionale
magistrati a bocciare in toto il decreto del governo che allunga a 72 anni la carriera solo per toghe ai vertici di Cassazione, Corte dei conti e Consiglio di Stato. «Incostituzionalità», «abuso della decretazione d`urgenza», timore
che il governo voglia «scegliere i vertici di Cassazione e Csm». Non è escluso che la stessa Anm possa costituirsi nei primi ricorsi pilota, che non tarderanno ad arrivare. Lo scontro è aperto, con minaccia di sciopero da parte delle toghe.
LE REAZIONI
La posizione dell`Anm, guidata da Piercamillo Davigo, non ha bisogno di interpretazioni: la proroga «è viziata da profili di illegittimità costituzionale» perché «produce chiare situazioni di disparità di trattamento». Quindi, serve
«un immediato ripensamento nell`interesse dell`intera magistratura, disorientata e quantomeno sdegnata da questa politica dei “due pesi e due misure”, e di tutti i cittadini, i quali con difficoltà comprenderanno le ragioni di questa scelta». Poco prima dell`Associazione nazionale magistrati,
era stata Area, il “cartello” delle correnti di sinistra delle toghe, a definirsi «sconcertata» di fronte a un intervento di «dubbia costituzionalità» e a chiedere un incontro urgente col ministro della Giustizia Andrea Orlando.
In Cassazione, i beneficiari del provvedimento saranno una ventina, il primo presidente, Giovanni Canzio, e il Pg, Pasquale Ciccolo, che di diritto fanno parte del Csm. Ed è per questo che Autonomia&Indipendenza, sigla che fa
capo al presidente dell`Anm Davigo, afferma che con questo decreto
«non ancora promulgato dal Capo dello Stato, il governo Renzi si è di fatto attribuito la scelta dei vertici della Suprema Corte e di due componenti di diritto del Csm, con una grave compromissione dell`autonomia e indipendenza della magistratura». Senza modifiche, A&I è pronta a chiedere all`Anm di proclamare un giorno di sciopero.
Parallelamente, da Aldo Morgigni, togato del Csm e membro di A&I, arriva la richiesta di convocare una riunione straordinaria del plenum odi inserire questo tema all`ordine del giorno aprendo una pratica ad hoc della quale
egli stesso chiede di essere relatore o corelatore. Il prossimo plenum
è già in calendario, come da programma, il 7 settembre e quella
potrebbe essere la prima occasione per una riflessione.
Il tempi della pensione «sono ulteriormente differiti al 31 dicembre
2017 per i magistrati che ricoprano funzioni apicali, direttive superiori o direttive presso la Corte di Cassazione, della Procura Generale, la Corte dei Conti e il Consiglio di Stato che non abbiano compiuto il settantaduesimo
anno di età alla data del 31 dicembre 2016 e che debbano essere collocati
a riposo nel periodo compreso fra la medesima data del 31 dicembre 2016 ed il 30 dicembre 2017». Un provvedimento che scadrà tra un anno, esattamente come quello varato nel 2015 per ovviare alla riforma del governo
Renzi del 2014, quando si era deciso di portare da 75 a 70 anni l`età della pensione per i magistrati. Valentina Errante