LA STAMPA
Il progetto di una procura europea rischia di non vedere la luce (per colpa dei populismi)
Dom.4 – Il Parlamento olandese ha votato contro, mentre giungono segnali di fortissima contrarietà anche da Ungheria, Polonia e Svezia. A un passo da un clamoroso fallimento. E anche stavolta protagonisti sono i populismi che soffiano sul Continente.
Rischia seriamente di non nascere la Procura europea – in codice Eppo – che avrebbe dovuto affiancare le procure nazionali per vigilare sull’uso dei fondi europei, come sulle frodi internazionali all’Iva. Un progetto che finora è rimasto sottocoperta perché tantissime erano le ritrosie. Ma ora che il Parlamento olandese ha votato contro, e che giungono segnali di fortissima contrarietà anche da Ungheria, Polonia e Svezia, la Procura europea è davvero a un passo da abortire.
Il punto è che occorre l’unanimità dei Paesi per questo varo. E l’unanimità non c’è. La commissaria europea agli Affari di Giustizia, Vera Jourovà, assieme al ministro Andrea Orlando, ha incontrato i giornalisti per lanciare un ultimo appello. “Si stima – dice la Jourovà – che ogni anno ci siano frodi sui fondi strutturali europei per 50 miliardi di euro. Una procura europea sarebbe davvero utile. Non perdo la speranza, ma al momento non ho idea di quale possa essere la procedura per sbloccare la situazione. Ci sono in corso consultazioni con i diversi ministri della Giustizia”.
L’Italia ha ingaggiato un braccio di ferro sulla nascente Procura europea. Anche ora il ministro Orlando dice: “Non siamo affatto soddisfatti, vorremmo un organismo forte e autorevole. Detto questo non faremo venire meno il nostro spirito di collaborazione”. Il governo resta convinto che una forte Procura europea potrebbe dare un buon contributo alle magistrature nazionali anche in tema di mafia, criminalità transnazionale e terrorismo. Ma se ne parlerà in un secondo momento, quando l’Italia proporrà forme di cooperazione rafforzata ai partner europei che vorranno partecipare. Per il momento, quindi, – conclude Orlando – “noi collaboreremo con gli sforzi non protocollari della commissaria Jourovà”. La settimana prossima si annuncia decisiva. Francesco Grignetti