IL SOLE 24 ORE
Concordato, preservare il ruolo di attestatore
Non sminuire ruolo e funzioni dell’attestatore del piano di concordato. È una delle richieste formulate dai dottori commercialisti nel corso di un’audizione presso la commissione Giustizia della Camera sul disegno di legge sulla delega di riforma della legge fallimentare. Per il presidente nazionale della categoria, Gerardo Longobardi, «non è condivisibile l’idea di fissare modalità di accertamento della veridicità dei dati aziendali e di verifica della fattibilità del piano. Si tratta – ha spiegato Longobardi – di un’attività riservata all’attestatore indipendente, che viene declinata, su incarico del debitore, secondo gli ordinari canoni della diligenza professionale e in funzione della realtà e del caso specifico».
Longobardi si è espresso anche sulla modalità di fissazione dell’entità massima dei compensi riconosciuti ai professionisti che «andrebbe valutata differentemente nei casi in cui il concordato non abbia esito positivo». Il presidente dei commercialisti ha chiesto di ripensare anche il criterio del disegno di legge delega che prevede l’attribuzione al Tribunale di poteri di verifica sulla realizzabilità economica del piano. Un’opzione per Longobardi «non condivisibile, che segna un ritorno al passato».