ITALIA OGGI

Incarichi nei fallimenti, una lista per i controlli

Rendere più efficace il potere di vigilanza dei capi degli uffici giudiziari sui conferimenti degli incarichi di consulenza a curatori fallimentari, periti e amministratori giudiziari.
Con una pratica approvata ieri all’unanimità, aperta nei giorni successivi allo scandalo che, lo scorso anno coinvolse l’ex presidente della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo Silvana Saguto, il Consiglio superiore della magistratura suggerisce buone pratiche, con monitoraggi e dati estratti dai sistemi informativi del ministero, per rafforzare la capacità di vigilanza dei capi degli uffici.
Tra le proposte contenute nella delibera presentata al plenum dalla Settima Commissione (relatore il presidente della Commissione Francesco Cananzi, con i consiglieri Lorenzo Pontecorvo e Pierantonio Zanettin), quella di creare un «periodico elenco» in cui vi sia annotata ogni forma di incarico assegnata dai singoli magistrati ad ogni tipo di consulente, riportando anche i compensi liquidati.
Palazzo dei Marescialli, inoltre, richiama e promuove la «buona prassi», con l’obiettivo della trasparenza, di rendere pubblici annualmente sul sito web istituzionale dell’ufficio giudiziario, gli elenchi degli incarichi affidati, indicando, pur senza dati sensibili, i riferimenti del procedimento, quelli riguardanti il magistrato e il consulente, nonché la data di conferimento dell’incarico.