FISCO: Abuso del diritto all’ultimo sì del Governo (Il Sole 24 Ore)

IL SOLE 24 ORE

Verso il Cdm. Oggi via libera finale anche allo schema di decreto legislativo sulla fattura elettronica tra privati

Abuso del diritto all’ultimo sì del Governo

Roma. Oggi in Consiglio dei ministri la delega fiscale compie altri due passi importanti. Dopo i pareri sprint delle Camere, il Governo approverà oggi definitivamente, con il decreto sulla certezza del diritto , la codificazione dell’abuso, i nuovi limiti al raddoppio dei termini per l’accertamento, la norma “sblocca-voluntary” che garantisce uno scudo a costo zero per gli anni 2009 e 2010 se si aderisce al rientro dei capitali, la cooperative compliance per le grandi imprese. E con il decreto sulla trasmissione dei dati l’arrivo dal 2017 della fatturazione elettronica tra privati.

Pausa di riflessione, invece, sull’internazionalizzazione delle imprese. A bloccare ai box il decreto che introduce ,tra l’altro, il nuovo interpello per chi investe in Italia e riscrive il ruling internazionale, è stata la relatrice al Dlgs in commissione Finanze al Senato, Maria Cecilia Guerra (Pd). Nel mirino dell’ex viceministro del Lavoro nel Governo Letta è finita la “natura interpretativa” della norma sull’exit tax, ossia della sospensione della tassazione in caso di trasferimento di società estere dall’Italia ad altro Stato dell’Unione europea o appartenente allo Spazio economico europeo. Natura interpretativa espressamente indicata dal Governo nel nuovo testo presentato in seconda lettura alle Commissioni parlamentari. Ma come ha evidenziato la Guerra «la natura interpretativa della norma – e i conseguenti effetti sull’efficacia temporale della stessa – costituiscono una novità non sufficientemente motivata» dall’Esecutivo. Una modifica – e non è la sola – inserita in assenza di osservazioni specifiche delle Commissioni Finanze di Camera e Senato e di cui la Guerra ha chiesto al Governo di riferire compiutamente. Lo stesso vale anche per la modifica apportata allo schema originario (articolo 1) sugli accordi preventivi per le imprese con attività internazionale, o ancora (articolo 5) sulla determinazione del maggior corrispettivo rilevante ai fini delle imposte dirette e dell’Irap delle cessioni di immobili pur in presenza di valori dichiarati, accertati e definiti ai fini dell’imposta di registro.
Una volta chiariti questi dubbi, le due Commissioni dovrebbero licenziare il parere la prossima settimana e consentire così al Governo di varare il provvedimento definito nell’ultimo Cdm prima della pausa estiva in calendario dal 7 agosto alla prima settimana di settembre, almeno per il Parlamento.
Ma oggi in Consiglio dei ministri non si parlerà solo di delega fiscale. Altro punto importante all’ordine del giorno è l’approvazione del decreto con cui anche l’Italia allinea il Codice dei consumatori alle regole comunitarie. Tra le novità in arrivo spicca l’arbitro finanziario, introdotto per ridurre le liti e assicurare maggiore tutela dei consumatori nelle controversie che possono instaurarsi con i soggetti vigilati dalla Consob (come banche, promotori finanziari, assicurazioni ecc.). In sostanza a questi soggetti viene imposta una procedura che li obbliga ad aderire al sistema di risoluzione stragiudiziale delle controversie con gli investitori diversi dai clienti professionali. La mancata adesione alla procedura farà scattare specifiche sanzioni. Una procedura che comunque non preclude l’avvio della tutela giurisdizionale. Marco Mobili

Foto del profilo di admin-oua

admin-oua