ITALIA OGGI
L’Agenzia delle entrate ha illustrato il progetto di fusione dell’ordinario con il semplificato
Al via la sperimentazione del modello 770 unitario
Un nuovo modello 770 unitario. Con la fusione del 770 ordinario e del modello semplificato, nel 2017, si avvierà una sperimentazione per utilizzare un solo 770 anche se, almeno nella fase iniziale, i professionisti potranno scegliere di mantenere separati gli invii. È questo il progetto in divenire che Paolo Savini, direzione centrale gestione tributi dell’Agenzia delle entrate, ha illustrato ieri ai rappresentanti delle categorie professionali. Le novità per la modulistica dichiarativa del mondo del lavoro non si fermano qui. L’Agenzia delle entrate ha illustrato, infatti, i nuovi quadri della Certificazione Unica (Cu) 2017. Il Cu si arricchirà, infatti, delle nuove caselle per il welfare aziendale che sconta una imposta sostitutiva al 10% e una nuovo quadro che conterrà le informazioni per i pignoramenti presso terzi effettuati nei confronti dei dipendenti.
Inoltre si procede all’opera di semplificazione, con la soppressione delle caselle per la compensazione interna. «Il 770 unico è ancora in una fase embrionale» spiega a ItaliaOggi Sergio Giorgini, segretario del consiglio nazionale dei consulenti del lavoro, «si avrà una fusione del modello ordinario e semplificato mentre rimarrà come una facoltà la possibilità di trasmettere i dati dei due modelli insieme o distinti. Si tratta», osserva Giorgini, «di uno snellimento che porta a ridurre in un unico modello, come era una volta» Il modello 770 ha comunque già subito un’opera di asciugatura considerato che gran parte delle informazioni sono confluite nelle nuove Cu. L’abolizione del modello non è comunque dietro l’angolo. La stessa Agenzia ha ribadito ieri che allo stato attuale non sarà ancora possibile abolire il modello, anche se non è da escludere tale ipotesi per il futuro. L’appuntamento con i professionisti ora è calendarizzato per i primi mesi del 2017 quando sarà avviato il tavolo per mettere a punto la sperimentazione del 770. Cristina Bartelli