ITALIA OGGI
Secondo i dati dell’Unità di informazione finanziaria invii in crescita del 33,6%
Antiriciclaggio con disclosure
Il rientro capitali fa volare le segnalazioni sospette
Volano le segnalazioni di operazioni sospette (Sos) ai sensi della normativa antiriciclaggio. Nei primi sei mesi del 2016, l’Unità di informazione finanziaria della Banca d’Italia ha ricevuto 52.049 notifiche, con un balzo del 33,6% rispetto al primo semestre del 2015. Motivo principale dell’aumento risiede nella procedura di voluntary disclosure, dalla quale sono scaturiti oltre 13 mila invii.
La collaborazione volontaria spinge anche il numero delle segnalazioni trasmesse dai professionisti, storicamente abbastanza inerti nell’inoltro delle Sos (eccezion fatta per i notai): le comunicazioni inviate da commercialisti e avvocati, sia singoli sia appartenenti a studi associati, sono passate dalle 158 del primo semestre 2015 alle 3.467 di quest’anno, vale a dire oltre 20 volte tanto. I numeri emergono dal quaderno antiriciclaggio diffuso ieri dall’Uif.
Il picco di Sos trasmesse dai professionisti, che supera i valori dei quattro anni precedenti messi insieme, comporta anche una variazione nel peso percentuale delle segnalazioni per tipologia del segnalante. Le banche restano i soggetti più attivi nell’inoltro di Sos: nonostante un incremento di circa 8.300 segnalazioni rispetto al primo semestre del 2015, tuttavia, l’incidenza totale degli istituti di credito si riduce dall’82% al 77%, mentre quello dei professionisti passa dal 4,8% al 10,5%.
L’effetto voluntary disclosure si riverbera pure sulla geografia delle segnalazioni. La Lombardia, dove si è concentrato il 49% delle istanze di collaborazione volontaria presentate dai contribuenti, le Sos sono lievitate dell’84% rispetto ai primi sei mesi del 2015. Crescita sostenuta anche in Liguria (+50%), Piemonte (+36%), Veneto (+28%), Emilia Romagna (+28%) e Toscana (+25%).
Di pari passo con il numero di segnalazioni ricevute aumenta il numero delle posizioni analizzate dall’intelligence finanziaria di Bankitalia. La Uif ha gestito e inviato agli organi investigativi 52.343 segnalazioni, ossia circa il 30% in più rispetto alle 40.372 del 2015. L’Unità ha poi adottato 17 provvedimenti di sospensione di operazioni sospette ai sensi dell’articolo 6, comma 7, lettera c) del dlgs n. 231/2007, per un valore di complessivi di 7,2 milioni di euro. Si intensifica la collaborazione con le Procure della Repubblica: nel semestre, l’autorità giudiziaria ha proposto 119 richieste di informazioni, ricevendo 246 note di risposta contenenti le informazioni di dettaglio di 618 segnalazioni.
Le segnalazioni di sospetto finanziamento del terrorismo «sono aumentate in maniera rilevante, anche se il loro numero assoluto resta naturalmente contenuto», aggiunge il quaderno Uif, «nel semestre ne sono state ricevute 306, a fronte delle 273 pervenute nell’intero 2015». Complessivamente, la cooperazione con i «colleghi» dell’intelligence finanziaria straniera cresce di circa il 60%, con 1.853 casi di scambio dati nel semestre contro i 1.170 del 2015. Valerio Stroppa