FISCO: Commercialisti, primo sciopero (Italia Oggi)

ITALIA OGGI

DECRETO FISCALE/ Le associazioni hanno indetto una manifestazione a Roma
Commercialisti, primo sciopero
L’astensione per protestare contro le nuove norme fiscali

sab.19 – Commercialisti verso il primo sciopero di categoria. Con una nota le associazioni nazionali dei commercialisti hanno invitato i loro colleghi, alla manifestazione nazionale della categoria indetta a Roma il prossimo 14 dicembre 2016.
Nella lettera aperta Adc, Aidc, Anc, Andoc, Unagraco, Ungdcec, Unico spiegano le ragioni della protesta che vedono un unico imputato: il decreto legge fiscale che contiene una serie di provvedimenti bollati come complicazioni. «Considerando gli ultimi provvedimenti in materia fiscale, come il recente decreto 193/2016», scrivono infatti i commercialisti, «è senza dubbio profonda la delusione della nostra categoria nei confronti di misure che, puntualmente, non solo disattendono le numerose e continue promesse di semplificazione, ma addirittura contribuiscono a complicare ulteriormente il funzionamento del sistema fiscale del paese.
Tutto ciò in spregio non solo del rispetto dei diritti del contribuente, ma anche del lavoro svolto dai professionisti economici».
Le Associazioni nazionali dei commercialisti, riunite in coordinamento, in occasione dell’ultimo incontro avuto, hanno dunque preso la decisione di organizzare a Roma una manifestazione pubblica della categoria, alla quale tutti i colleghi sono chiamati a partecipare per esprimere in modo tangibile la loro contrarietà a provvedimenti normativi che penalizzano sotto molteplici aspetti, da quello delle competenze a quello della responsabilità, il ruolo del commercialista.
«In occasione della manifestazione», chiosa il coordinamento, «verrà proclamato il primo sciopero nazionale della categoria dei commercialisti nel rispetto delle norme contenute nel codice di autoregolamentazione delle astensioni collettive, di cui la stessa categoria si è dotata nel 2014». In passato era arrivato alle vie brevi il sindacato dei consulenti del lavoro che, nel 2015, aveva proclamato lo sciopero per i nuovi adempimenti collegati alla certificazione unica (si veda ItaliaOggi del 17/2/ 2015). Lo sciopero dei consulenti fu però ritenuto illegittimo dall’Authority di garanzia in quanto andava a interrompere una attività giudicata essenziale e incidente sul ruolo di contribuente. I consulenti del lavoro, infatti, avevano scelto di incrociare le braccia a ridosso della scadenza della nuova Certificazione Unica.
Il coordinamento dei commercialisti, nei giorni scorsi, aveva invitato i propri iscritti a scrivere ai clienti per ufficializzare un ritocco delle parcelle in vista dell’introduzione delle norme in materia di Iva contenute nel decreto fiscale, predisposto dal ministero dell’economia, guidato da Pier Carlo Padoan. Le disposizioni infatti si sarebbero tradotte, secondo i commercialisti, in un aggravio tale da vederli costretti a rivedere gli onorari parlando di una vera e propria tassa occulta sulle partite Iva (si veda ItaliaOggi del 12/11/2016). Cristina Bartelli

Foto del profilo di Andrea Gentile

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