FISCO: Consulta dei Caf: per il 730 proroga dell’invio a regime (Il Sole 24 Ore)

IL SOLE 24 ORE

Dichiarazioni. Le tariffe medie dai 36,5 euro del Sud ai 64,5 euro del Nord Ovest
Consulta dei Caf: per il 730 proroga dell’invio a regime

ROMA. Per i Caf la proroga dei termini di invio dei modelli 730 a fine luglio è una necessità e anzi dovrebbe essere permanente. La Consulta dei Caf, che ha aperto ieri la campagna fiscale per il 2016, guarda con favore a un prolungamento dei termini per l’invio dei modelli 730 al 23 luglio (di fatto al 25 luglio, cadendo il 23 di sabato). La proroga, rispetto alla scadenza del 7 luglio, è stata chiesta con una risoluzione approvata la scorsa settimana in commissione Finanze alla Camera.
«Per assistere in modo adeguato i contribuenti c’è bisogno di più tempo», ha commentato Massimo Bagnoli, uno dei due coordinatori della Consulta Caf, secondo il quale la scadenza di fine luglio, anzi, «andrebbe resa strutturale, sul modello dello scorso anno». Nel 2015 la proroga era stata concessa ai Caf che avevano già trasmesso l’80% delle dichiarazioni prese in carico.
Alla vigilia della partenza dell’operazione precompilata – da venerdì sarà infatti possibile scaricare dal sito delle Entrate le dichiarazioni 2016 – la Consulta dei Caf ha presentato ieri le novità del servizio di assistenza fiscale per il 2016.
Le tariffe medie per un modello 730/2016 singolo andranno dai 36,5 euro del Mezzogiorno ai 64,5 del Nord Ovest. «In aumento di qualche euro – hanno spiegato i due coordinatori, Mauro Soldini e Massimo Bagnoli – per far fronte ai tagli ai compensi imposti dalla legge di Stabilità». Ma ad aumentare sono stati anche gli investimenti dei centri di assistenza: per la campagna 2016 sono stati spesi oltre due milioni di euro in formazione agli operatori. Così come il costo delle polizze assicurative, quadruplicato già dal 2015 a causa del visto di conformità “pesante” ovvero dell’onere riversato sui Caf di risarcire qualsiasi danno erariale esonerando il contribuente.
Anche grazie a questo scarico di responsabilità, tramite questo canale è passato l’anno scorso ben il 93% delle dichiarazioni: in tutto 17,6 milioni sono state trasmesse dai Caf, mentre 1,4 milioni di contribuenti ha scelto il fai-da-te, scaricando il modello predisposto dalle Entrate e inviandolo dopo averlo eventualmente corretto o integrato. Con l’ingresso nella precompilata di altri dati quali alcune spese sanitarie, le spese funebri o i bonus per mobili e ristrutturazioni questi numeri devono essere riconfermati. «In realtà anche questa sarà una stagione impegnativa per i Caf – ha spiegato Soldini – perché in realtà la semplificazione finora ha riguardato solo i canali di trasmissione e non gli adempimenti e la giungla di detrazioni e deduzioni fiscali». Non preoccupa, invece, la decisione delle Entrate di sottoporre a controlli tutti i 730 con rimborsi oltre i 4mila euro, compresi quelli inviati tramite Caf (si veda «Il Sole 24 Ore di ieri) che in un primo momento erano esonerati. «Per noi non c’è alcun danno», ha commentato Bagnoli. La Consulta – che rappresenta 65 Caf su 80 – mette in guardia anche su «faccendieri e consulenti abusivi che operano non in proprio ma attraverso il Pin del contribuente». Oltre al danno alla privacy in questo caso il contribuente rischia di vedersi ancora addebitati errori, che altrimenti graverebbero in pieno sui servizi di assistenza.
La campagna fiscale 2016 si apre per i Caf con la spada di Damocle del decreto dell’Economia che deve rivedere i tetti ai compensi per ogni 730, in linea con i tagli decisi dalla legge di Stabilità: – 13% quest’anno, -20% nel 2015 e a regime con una diminuzione del 32 dal 2018. Il provvedimento è atteso solo nei prossimi giorni. E potrebbe subito essere contestato dai Caf.
Valeria Uva

Foto del profilo di Andrea Gentile

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