FISCO: Contenzioso, Italia spaccata (Italia Oggi)

Dalle finanze il monitoraggio sul processo tributario nel 2014. Dati contrastanti per le Ctp

Contenzioso, Italia spaccata

In Molise 213 giorni per una causa. In Valle d’Aosta 16

Alla Commissione tributaria provinciale di Catanzaro servono 188 giorni per depositare una sentenza, che diventano addirittura oltre 213 nella commissione tributaria regionale molisana. Alla Ctp di Pavia, invece, bastano meno di 15 giorni, mentre alla Ctr valdostana poco più di 16. Circa il 10% delle sentenze totali per contenzioso tributario 2014 è stato poi depositato entro 30 giorni dall’ultima udienza; la maggioranza delle sentenze è stata invece depositata entro un mese. Questo quanto emerge dalla relazione annuale pubblicata ieri dal ministero delle finanze. Dall’analisi dei tempi e delle fasi delle controversie tributarie a livello di Ctr e Ctp, la media dei giorni intercorsi nel 2014 dalla data di celebrazione dell’ultima udienza alla data di deposito della sentenza è stata pari a 54 giorni per le province e a 61,1 giorni per le Ctr. Il 95,7% delle sentenze depositate è avvenuto nel termine dei sei mesi, mentre solo lo 0,4% ha ecceduto l’anno dopo l’ultima udienza. In ordine al tempo di processo, il periodo intercorrente tra la data di deposito della controversia presso la Commissione adita e la data di spedizione del dispositivo alle parti processuali per le Ctp è stato pari in media a 961,3 giorni (2 anni e 8 mesi) e a 729,4 giorni (2 anni) per le Ctr. Rispetto al 2013 si è riscontrato un miglioramento di 2 mesi del tempo medio del processo nel primo grado di giudizio (nel 2013 è stato di 1.043,1 giorni), mentre nel secondo grado di giudizio è rimasto pressoché invariato (a circa 730 giorni). Relativamente al secondo grado di giudizio, le più celeri in ordine al tempo di processo sono risultate la città di Pordenone (215,2 giorni) e nuovamente la Valle d’Aosta (181,6 giorni); meno rapide, Nuoro (4.802,8 giorni) e la regione Calabria (2.603,7 giorni).

Gli altri dati. Dagli esiti dei ricorsi definiti, la parte del gigante l’ha fatta l’Agenzia delle entrate, con la definizione di circa il 55% del totale dei ricorsi in Ctp. Meno rilevante il ruolo di Equitalia, con il 13% delle definizioni totali nel 2014. Relativamente ai casi in esame, per le Entrate, poco più del 42% degli esiti delle Ctp è stato favorevole all’ufficio; poco meno del 30% al contribuente. Trattando le Ctr, gli appelli definiti dall’Agenzia salgono al 75%, di cui il 42,5% a favore dell’ufficio e il 41,4% a favore del contribuente. Il 73,8% del totale dei ricorsi definiti dalle Ctp hanno avuto per oggetto valori inferiori ai 20 mila euro. Questi, tuttavia, hanno pesato sul totale solo per il 2,3% del valore complessivo del contenzioso definito. Per contro, mentre l’1,27% dei ricorsi totali ha riguardato controversie superiori a 1 milione di euro, queste hanno pesato il 75,9% del valore totale definito. Sulla medesima linea, il 56,8% delle Ctr definite ha avuto per oggetto valori inferiori ai 20 mila euro che hanno impattato sul totale l’1,21% del contenzioso definito; il 2,93% degli appelli da oltre 1 milione ha rappresentato invece circa il 78% del totale del contenzioso. Gloria Grigolon

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